L’AI nei processi del wealth: dall’idea all’implementazione

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La filiera dell’industria finanziaria è già al lavoro per integrare l’AI generativa nei processi aziendali: come si stanno muovendo i più importanti player del settore? Lo abbiamo chiesto a Omar campana, COO di Zurich Bank, Antonio Mocchi, COO di Allianz Bank Financial Advisors e Riccardo Renna, COO e Innovation di Banca Generali intervenuti in occasione dell’evento “AI Revolution: il futuro del wealth management passa da qui”, organizzato da We Wealth in partnership con Accenture.

Alcuni tra i più importanti player del settore stanno già lavorando all’integrazione dell’AI generativa nei processi aziendali con il fine di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti. Sperimentazioni che evidenziano casi di successo ma anche alcune difficoltà, come raccontato da Antonio Mocchi di Allianz Bank Financial Advisors, che ha riconosciuto il potenziale dell’AI generativa nella verbalizzazione delle riunioni e nel tracciamento delle attività con fornitori e progetti interni, ma allo stesso tempo ha riscontrato la difficoltà dell’AI nel distinguere tra carte di debito e credito, evidenziando problemi di tassonomia e “allucinazione”.

Anche Banca Generali ha iniziato a implementare l’uso dell’intelligenza artificiale a supporto dell’attività dei manager e della rete, partendo dal tema della data governance. La banca ha infatti investito in un programma dati per definire tassonomie e assicurare che i dati siano ben qualificati. Come evidenziato da Riccardo Renna, la velocità dell’innovazione richiede un adattamento continuo e una leadership chiara, ma anche la necessità di un cambiamento culturale e organizzativo.

Diverso il metodo di Zurich Bank: come raccontato da Omar Campana la banca ha scelto di impostare l’approccio all’AI su due principali ambiti: funzionale e strutturale. Funzionalmente, con l’adozione di use case specifici, come l’assistenza ai canali umani e la knowledge base. Strutturalmente, Zurich Bank ha trasformato questi use case in moduli riutilizzabili, facilitando l’adozione e la scalabilità della tecnologia. 

Ma guardando al futuro, quali sono le aree di operatività bancaria in cui il potenziale dell’AI è più vicino alla realizzazione pratica? E in che modo può migliorare la user experience complessiva del cliente?

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