Investire nell’arte

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La plusvalenza sulla vendita di opere d’arte per i privati non viene tassata. Ma quali sono gli altri vantaggi per gli investitori? Intervista all’art advisor, Tiziana Castelluzzo, che spiega la differenza tra l’investimento in opere d’arte e quello in un fondo d’arte

Perché investire nell’arte?

“L’arte è un ottimo modo per investire denaro, diversificare gli investimenti, e possedere qualcosa di piacevole. Comporta notevoli vantaggi fiscali perché la plusvalenza sulla vendita di opere d’arte per i privati non viene tassata. Inoltre, anche la detenzione di opere d’arte, seppur di grande valore, non comporta nessun tipo di tassazione. Addirittura, in alcuni specifici casi, per le società e i professionisti è possibile dedurre fiscalmente il costo di acquisto di un’opera d’arte“.

Come farlo?

“Anche l’arte ha bisogno di mani esperte e, quindi, necessita di grande competenza e una grande sensibilità estetica. Detto ciò, farei una distinzione tra un investimento in una singola opera o in più opere d’arte ai fini di una fruizione estetica, di comunicazione o di prestigio sociale, e quella del puro investimento”.

L’investimento in opere d’arte

“Se è vero che il mercato dell’arte si è ampliato notevolmente negli ultimi tempi e può offrire opportunità di investimento a chiunque per qualunque tipo di portafoglio, investire in arte oggi non è semplice. Pensiamo che solo negli Stati Uniti esistono migliaia di gallerie. E’ stato stimato che ci sono circa 20mila gallerie nel mondo, ci sono 270 fiere di arte contemporanea all’anno. Quindi, orientarsi non è semplice, anche per noi addetti ai lavori. Detto ciò, bisogna decidere come investire: investire nel mercato contemporaneo con artisti consolidati o emergenti, oppure in un mercato storicizzato con artisti del dopoguerra, o mixare questi due mercati. Ovviamente il mercato degli artisti emergenti necessita di minori capitali, è più rischioso, però ha dei rendimenti molto elevati. Un’opera d’arte può acquisire tre volte il suo valore nel giro di cinque anni. Al contrario, gli artisti più consolidati necessitano di capitali più elevati, mentre il rendimento e il rischio sono più bassi. Però non è detto. Ricordiamo che l’arte non è un bene fungibile, quindi ogni opera d’arte deve essere valutata nella sua specificità e per la sua storia. Opere d’arte di uno stesso artista di dimensioni simili e di uno stesso periodo possono avere dei valori completamente diversi”.

L’investimento in un fondo d’arte

“Un fondo d’arte è la migliore opportunità per investire in arte, se l’obiettivo è quello del puro investimento. Il fondo d’arte è un chiuso e privato. E’ gestito da un management, che raccoglie capitali privati, acquista opere d’arte e le rivende facendo una plusvalenza. Per investire in un fondo, non si richiede nessun tipo di conoscenza tecnica, basta acquistare una quota del fondo. Di solito, le soglie d’ingresso sono tra i 250mila e i 500mila dollari. L’investimento viene vincolato per 10 o 5 anni, a seconda che il fondo sia a breve o a lungo periodo. Una volta terminato il periodo di investimento, le opere vengono vendute e gli investitori vengono liquidati”.

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