Come nel 2018-19, nessuna sanzione per il mancato rispetto dell’Idd, la direttiva che regola i comportamenti per l’offerta delle polizze alla clientela, è stata registrata in Italia. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto pubblicato dall’Eiopa, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali.
Belgio e a Malta, assieme hanno inflitto oltre la metà delle sanzioni in termini di valore. Anche se il dato è falsato dall’incompleta trasmissione dei dati da parte della Germania, dove si rileva oltre l’80% delle sanzioni.
Nel 2020 le autorità di vigilanza nazionali sulle assicurazioni hanno inflitto alle compagnie 1942 sanzioni per mancati adempimenti alla direttiva Idd, che regola i comportamenti per l’offerta delle polizze alla clientela. Il controvalore delle sanzioni amministrative è stato di circa 793.500 euro. E’ un dato sostanzialmente in linea con quello registrato fra l’ottobre 2018, mese dell’entrata in vigore della direttiva, e la fine del 2019. Rispetto al 2018-19, comunque, il numero dei Paesi che hanno imposto almeno una sanzione è passato da 8 a 17. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto pubblicato dall’Eiopa, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali.
Come nel periodo precedente, nessuna sanzione è stata registrata in Italia, le cui compagnie – almeno a giudicare da questo indicatore – sembrano essere più rispettose dei vari criteri di trasparenza introdotti con la Idd. Non può dirsi la stessa cosa in Belgio e a Malta, che assieme hanno comminato oltre la metà delle sanzioni in termini di valore, rispettivamente oltre 302mila e 130mila euro. Nello spazio economico europeo, poi, spicca anche la posizione dell’Islanda, che ha inflitto sanzioni per altri 224mila euro. Va poi sottolineato che Francia e Germania, come nel 2018-19, non hanno voluto rivelare l’entità economica delle sanzioni, ma solo il loro numero, che nel 2020 ammonta rispettivamente a 118 e 1562 sanzioni. Pertanto, in Germania si sono registrate oltre l’80% delle sanzioni, ma non è dato sapere quanto abbiano pagato le assicurazioni in questo Paese.
Le principali violazioni rilevate dalle autorità di vigilanza sono rimaste le stesse nel 2020. Oltre l’80% delle sanzioni sono relative ai requisiti professionali e organizzativi previsti all‘articolo 10 della Idd; requisiti che “riguardano sia le formalità di base da rispettare per accedere e mantenere l’accesso alla professione, sia i requisiti costanti come l’aggiornamento professionale continuo”.
L’Italia non è l’unico Paese a non aver imposto alcuna sanzione, ce ne sono altri 11: fra gli altri, anche Spagna, Portogallo, Olanda e Grecia. Il quadro europeo, dunque, è particolarmente variegato.
L’Eiopa tiene a sottolineare che un maggiore o minore volume di sanzioni non è necessariamente indicativo del rispetto dell’Idd da parte delle compagnie. “Date le differenze negli approcci di vigilanza e sanzionatori tra gli Stati membri, queste differenze nel numero di sanzioni imposte non sono necessariamente dimostrative delle effettive differenze nel grado di non conformità tra gli Stati membri”, ha affermato l’Autorità europea. “Ad esempio, poiché alcuni aspetti delle sanzioni rimangono soggetti al diritto nazionale, alcuni tipi di violazioni delle Idd possono comportare l’imposizione di una sanzione in uno Stato membro, ma una misura diversa in un altro Stato membro”. L’uso delle sanzioni, inoltre, è “solo un elemento della gamma di strumenti a disposizione delle autorità nazionali garanti della concorrenza nello svolgimento delle attività di vigilanza”.