Dall’ultimo report di PwC emerge un maggiore ottimismo con gli AuM globali degli Etf crescere al ritmo del 13,5% annuo nei prossimi 5 anni superando i 19,2 trilioni di dollari nel 2028. La tendenza degli Etf attivi è attesa accelerare ulteriormente
Il patrimonio globale gestito dagli Etf raggiungerà almeno 19,2 trilioni di dollari entro giugno 2028 rispetto agli 11,5 trilioni di dollari di fine 2023, con quindi un tasso di crescita annuale composto del 13,5%. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto di PwC intitolato “ETFs 2028: Shaping the future“, che include i risultati del decimo sondaggio annuale sugli ETF globali di PwC tra i principali operatori di Stati Uniti, Europa, Canada e Asia Pacifico.
Gli asset investiti in Etf sono visti crescere a un ritmo più del doppio rispetto al +5% previsto per l’Asset & Wealth Management. Una crescita dettata anche dal fatto che ormai più Il 60% dei maggiori gestori patrimoniali del mondo offre Etf. Gli Stati Uniti sono ampiamente il più grande mercato degli Etf, con oltre il 70% del patrimonio complessivo, seguiti a debita distanza dall’Europa con il 16% degli AuM globali degli Etf nel 2023. Il 60% degli intervistati europei ritiene che gli AuM degli Etf europei raggiungeranno i 3.000 miliardi di dollari entro giugno 2028, pari a un CAGR minimo del 14,3% nel quinquennio.
Gli investitori al dettaglio sono attesi svolgere un ruolo sempre più importante nella crescita degli Etf. Il 57% degli intervistati europei ritiene infatti che nei prossimi anni una domanda significativa arriverà da parte degli investitori retail. Negli Stati Uniti, l’82% dei partecipanti al sondaggio di PwC prevede che nei prossimi anni una domanda significativa arriverà da parte degli investitori retail.
I Millennial preferiscono gli Etf
Secondo vari studi condotti dagli investitori negli ultimi anni, i millennial preferiscono fortemente gli Etf. Il report PwC sottolinea come il mancato sviluppo di canali mobili e digitali efficaci potrebbe rendere più difficile per i manager entrare in contatto con gli investitori più giovani in futuro.
Entro il 2030 potrebbero essere trasferiti più di $68 trilioni dai genitori appartenenti alla generazione del baby boom ai millennials (stima contenuta nel paper “Asset e Wealth Management Revolution 2023″ di PwC), bisognerà quindi trovare modi per raggiungere questi investitori che gestiscono autonomamente i propri investimenti. “Il marketing attraverso piattaforme di social media, podcast e app sarà importante per raggiungere questi millennials che preferiscono informazioni in tempo reale”, rimarca Marie Coady, PwC Global ETF Leader, che aggiunge: “La corsa per tenere il passo con gli odierni cambiamenti generazionali e le richieste di soluzioni finanziarie personalizzate dividerà i vincitori dai perdenti nel campo degli Etf in rapida evoluzione e nell’arena più ampia della gestione patrimoniale”.
Le tendenze attuali e future
Sebbene i tradizionali Etf passivi rimangano le componenti predominanti degli AuM globali, gli emittenti continuano a innovare in quanto gli investitori cercano nuove opportunità di investimento e nuovi modi per diversificare e bilanciare i loro portafogli.
Nello specifico si prevede che la domanda di Etf attivi aumenterà a livello globale nei prossimi due o tre anni. Ciascuna delle regioni intervistate prevede una domanda significativa da parte degli investitori per Etf attivi nei prossimi due o tre anni, guidati dal Canada (82%) e dagli Stati Uniti (76%). Gli AuM degli Etf attivi statunitensi hanno registrato un CAGR del 35,4% negli ultimi cinque anni, raggiungendo quasi i 514 miliardi di dollari nel 2023. Il 70% degli Etf lanciati negli Stati Uniti nel 2023 sono stati gestiti attivamente, con afflussi netti pari a 118,5 miliardi di dollari.
Gli intervistati europei sono leggermente meno ottimisti, con il 48% di loro che prevede una domanda significativa di Etf attivi nei prossimi due o tre anni. Sebbene l’AUM attivo sia attualmente relativamente piccolo in Europa (16 miliardi di dollari), la tendenza di fondo tende seguire gli Stati Uniti anche in questo ambito.
C’è poi l’impennata degli Etf a reddito fisso, che appare destinata a continuare poiché gli investitori si affrettano a trarre vantaggio dagli attuali rendimenti elevati in vista delle previste riduzioni dei tassi di interesse. Più di otto intervistati su dieci prevedono una domanda significativa di Etf obbligazionari nei prossimi due o tre anni. Nel 2023 gli Etf a reddito fisso hanno attirato 308,4 miliardi di dollari di investimenti in tutto il mondo, con un aumento del 24,4% su base annua.
Il lancio di Etf bitcoin spot negli Stati Uniti nel gennaio 2024 segna un evento significativo per il settore degli Etf e dei prodotti bitcoin. Più di un terzo (36%) degli intervistati prevede di lanciare Etf sugli asset digitali se le autorità di regolamentazione lo consentiranno nelle rispettive regioni.
Sfruttare la potenza dell’AI
La tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale, è vista come una chiave per soddisfare le crescenti esigenze operative, ridurre i costi e sostenere i rendimenti. Sfruttando la flessibilità delle piattaforme cloud, gli emittenti di Etf hanno l’opportunità di utilizzare tecnologie dirompenti come l’intelligenza artificiale, i big data e la blockchain per migliorare il coinvolgimento degli investitori, ottenere informazioni più approfondite sulle loro esigenze e accelerare lo sviluppo dei prodotti. Gli intervistati ritengono che il marketing, l’indicizzazione e la gestione del portafoglio saranno le aree maggiormente colpite dall’intelligenza artificiale.
“La sfida di costruire e sostenere la fiducia è in aumento poiché i prodotti Etf che erano relativamente facili da comprendere diventano sempre più sofisticati e diversificati. L’asticella è stata ulteriormente alzata dal crescente utilizzo di AI e GenAI nel marketing e nell’analisi delle preferenze degli investitori”, argomenta Marie Coady.