Ricco brindisi per il Comune di Milano nella mattinata del 17 febbraio 2020: due nuovi contratti di locazione commerciale porteranno nelle casse municipali 7.500.000 euro all’anno.
Intestatarie dei due contratti sono Fendi (2.450.000 euro) e Dior (5.050.000 euro). Ossia il colosso Lvmh, contro la cui potenza economica nulla hanno potuto gli italiani Armani e Versace. 5.050.000 euro sono la cifra più alta mai pagata per un affaccio sull’Ottagono milanese.
Milano, la Galleria, Dior e Fendi: l’aggiudicazione
Dior si è aggiudicato il negozio attualmente in uso a Versace. La base d’asta per questi locali era di 950 mila euro di canone all’anno per 253 metri quadri. Dopo 38 rilanci, Dior l’ha spuntata.
Fendi invece ha ottenuto i locali adesso occupati da Armani dopo 28 rilanci. La base d’asta in questo caso era di 872.000 euro annui per 336 metri quadri.
L’assessore al Demanio Roberto Tasca, gioisce: “Il meccanismo dell’asta all’incanto si sta rivelando molto redditizio per il Comune. La Galleria è sempre più attraente, “e l’arrivo dei grandi marchi internazionali […] testimonia lo sforzo dell’amministrazione sul settore dei servizi pubblici”. E poi aggiunge che “se si spende bene, si creano le condizioni per avere entrate da investire sulla città”.
Palazzo Marino aveva un traguardo: ricavare 40 milioni di entrate dalle locazioni commerciali dal “salotto” dei milanesi. Ora l’obiettivo appare realizzabile.