Nel nostro Paese ci sono oltre 5.600 imprese attive nei settori farmaceutico, medical device e biotecnologie
Dal 2021 a oggi sono 603 le nuove startup dell’ecosistema italiano delle Life science nate, 48 delle quali nel primo trimestre dell’anno in corso
La Life Science è una branca della scienza dal cui sviluppo nascono nuovi farmaci e terapie avanzate per combattere le malattie e migliorare la qualità della vita delle persone. La Life Science trova una specifica connotazione nel settore farmaceutico, e rappresenta in Europa e nel mondo il primo settore per intensità di ricerca e sviluppo. Investire in questa asset class in crescita è una opportunità, ma la selezione è opportuna. Si tratta, infatti, di un ambito in ascesa – soprattutto dopo la pandemia – ma ci sono aziende sicuramente meglio posizionate di altre.
La selezione
Le aziende che operano nel settore Life Sciences, negli ultimi anni, hanno registrato una forte crescita, principalmente dovuta a un aumento della domanda. Nella selezione di queste realtà è utile guardare:
– Al livello di innovazione (investendo sulle terapie geniche e cellulari, l’mRNA, sviluppando nuovi farmaci)
– Al livello di digitalizzazione (soluzioni come AI, Internet of Things, Blockchain, Data lake, Wearable, AR/VR e terapie digitali)
– Al livello di collaborazione con altri attori dell’ecosistema salute.
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Lo stato dell’arte in Italia
Il settore in Italia è in fermento. L’ecosistema delle Life Science è rappresentato nel nostro Paese da oltre 5.600 imprese, attive nei settori farmaceutico, medical device e biotecnologie. Queste realtà costituiscono una filiera altamente innovativa con un valore della produzione a pari a 250 miliardi di euro (+6,9% rispetto al 2020).
Inoltre, dal 2021 a oggi sono 603 le nuove start up dell’ecosistema italiano delle Life science nate, 48 delle quali nel primo trimestre dell’anno in corso, destinatarie di quasi 2 miliardi di investimenti diretti. Complice la forte spinta che la pandemia ha impresso alla sanità digitale da due anni a questa parte, il settore delle scienze della vita è oggi al centro della continua innovazione tecnologica del comparto sanitario, in particolare a livello di produzione grazie alla presenza di imprese innovative.
L’area del Biotech è la più presidiata, con 227 iniziative; seguono le nuove start up dell’area Med Tech, che sono 168, quindi le 112 iniziative in Digital Health le 96 di servizi di Life science. Durante la pandemia, il settore Life science ha acquistato ulteriore rilevanza e ampiezza, facendo crescere gli investimenti in Digital Health per il 92% delle aziende italiane della farmaceutica. Ma l’Italia del farmaco, pur continuando ad essere leader d’Europa per produttività, con oltre 34 miliardi di euro di valore della produzione, davanti a Germania (32,4 miliardi di euro) e Regno Unito (25,3 miliardi di euro), resta indietro per attrazione di investimenti in R&D rispetto ai principali partner.
Ecco perché investire nel life science
Secondo Ubp si tratta di un potenziale trend di lungo periodo, beneficiario di tendenze secolari come l’invecchiamento della popolazione e l’aumento del numero di procedure mediche, e sul quale vale la pena investire per quattro ragioni:
1-Dopo una difficile stagione dei bilanci, ancora parzialmente influenzata dalla perdita dei ricavi straordinari dovuta al Covid, ci aspettiamo che il segmento mostri una stabilizzazione dei fondamentali.
2-Nel 2023 diversi titoli di alta qualità del settore hanno tipicamente risentito di questo effetto base sfavorevole e ora scambiano a sconto rispetto alla media storica.
3-Con sempre più promesse da parte dei candidati alle presidenziali statunitensi di regolamentare le grandi società farmaceutiche, questo segmento potrebbe diventare un rifugio sicuro nel settore sanitario. A lungo termine, le iniziative farmaceutiche che trattano il diabete e l’obesità offriranno una crescita superiore, dato l’aumento strutturale di queste condizioni mediche a livello globale, ma aspetteremmo punti di ingresso più interessanti visti gli attuali livelli di valutazione.
4-Si tratta di società che possono creare valore: in particolare nel caso di quelle aziende che investono saggiamente per generare ulteriori flussi di cassa futuri ed è in grado di coprire il costo del capitale in modo sostenibile.