Sapevi che senza minerali non potrebbe esserci alcuna transizione green? Sia le energie rinnovabili, sia le turbine eoliche così come le batterie per veicoli elettrici necessitano di litio, rame e cobalto.
Tra queste il rame è una delle materie prime che meglio sta performando sul mercato e sulla quale si potrebbe puntare a livello di investimento. Se crediamo nell’industria della transizione energetica, e nel suo rapido ed esponenziale sviluppo, non possiamo non capire come queste
materie prime siano fondamentali, un po’come petrolio e carbone nell’industria del 900.
Alta domanda, bassa offerta
Storicamente il 60% della domanda globale di rame arriva dalla Cina, così grazie alla riapertura dell’economia e al sostegno del suo enorme settore immobiliare, questa materia prima è richiestissima. In aumento anche la domanda di rame “verde”, con l’Aie che ha alzato le sue
previsioni di investimento nelle energie rinnovabili del 30%.
La tenuta della domanda si confronta tra l’altro con una scarsità di offerta: le scorte di rame sono basse e il Cile, il maggiore produttore di questa materia prima, prevede una produzione inferiore del 6% quest’anno, a causa di qualità inferiori e tasse più elevate, mentre il Perù, il secondo
produttore più grande, deve affrontare una nuova incertezza politica. In un recente report, S&P Global stima che la domanda di rame aumenterà dagli attuali 25 milioni di tonnellate (MMt) a circa 50 milioni di tonnellate entro il 2035, un livello record che sarà mantenuto e continuerà a
crescere fino a 53 milioni di tonnellate entro il 2050. Numeri che dovrebbero farci accendere un “campanello” sul fronte degli investimenti.
Il confronto con l’oro
Monitorare il rame è importante per tutto il nostro portafoglio. Secondo Ben Laidler, Global markets strategist di eToro, osservare l’andamento di rame e oro è particolarmente importante. Il rapporto rame/oro, infatti, è un barometro di mercato della propensione al rischio, del rischio di recessione e dei rendimenti obbligazionari a lungo termine. Il suo potere predittivo deriva dagli usi molto diversi delle due materie prime: l’oro è il bene finanziario più sicuro da sempre, mentre gli usi industriali del rame sono così ampi da essere soprannominato “Dr. Copper” per il suo “PhD” in economia. La stabilità del rapporto rame/oro è un indicatore della tenuta della crescita.
Investire in rame
È possibile investire in rame attraverso diversi asset: materie prime, coppie di valute, maggiori indici, titoli azionari di società quotate in Borsa (da Rio Tinto a Vale). Utile è considerare una serie di variabili quando si investe in questa commodity:
-le dinamiche di domanda e offerta,
– i settori di impiego: rinnovabili, edilizia, arte, cucina, numismatica
-la situazione politica dei paesi produttori: La produzione mondiale di rame è molto vasta, con il
25% proveniente dalle miniere del Cile e del Perù. Una quota simile viene attribuita agli USA e al Canada, mentre un 10% proviene dagli Urali e dal Kazakistan. Sono nettamente calate le estrazioni in Africa, mentre in Asia la produzione del rame è aumentata a quote prossime al 10%.
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