Nel giro di un mese le preferenze dei gestori di fondi europei sono decisamente cambiate: nei confronti della Borsa italiana, in peggio. Secondo l’ultimo sondaggio dei fund manager realizzato da Bank of America (295 intervistati, con 763 miliardi di dollari in gestione), Piazza Affari risulta di gran lunga la Borsa europea con le prospettive peggiori nei prossimi 12 mesi.
Già nel sondaggio dello scorso settembre Milano non vantava una posizione favorevole, ma con l’ultima rilevazione la percentuale di posizioni sottopeso nette (ossia ribassiste) è aumentata dal 15 al 45% circa. Piazza Affari supera così, con ampio distacco, la Borsa di Madrid fra i listini europei per i quali si prevede il minor potenziale di rialzo. Un ribaltamento altrettanto grande, ma in senso positivo, ha riguardato la Borsa tedesca, che un mese fa era in coda alla classifica con un 30% netto di posizioni sottopeso: secondo l’ultima rilevazione, l’orientamento dei gestori su Francoforte è ora tornato neutrale. Per i fund manager europei, la migliore promessa per l’anno a venire è la Borsa di Londra, la cui performance nel 2023 è stata decisamente asfittica (+0,5% al 18 ottobre).
View sulle banche torna neutrale: un peso sull’outlook di Milano
Contro Milano, probabilmente, pesano le performance brillanti già messe in saccoccia: se si includono i dividendi, il Ftse Mib ha realizzato una performance del 30% negli ultimi 12 mesi, contro il 20,9% dell’S&P 500 total return nel medesimo periodo. La forte prevalenza nel listino italiano dei titoli bancari potrebbe essere più un handicap che un vantaggio nel prossimo anno, in cui ci si aspetta di vedere un calo dei tassi d’interesse. In termini di settori, quello bancario è attualmente vede una lieve prevalenza rialzista – sostanzialmente un posizionamento neutrale rispetto alla media storica.
Le scommesse sui settori virano sulle assicurazioni
La vera scommessa dei gestori europei è in un altro settore: quello delle assicurazioni, le cui valutazioni attuali sono considerate a buon mercato. La percentuale netta di sovrappeso in portafoglio per le assicurazioni supera il 40%, con un balzo mensile che porta questo settore in testa alle preferenze, davanti a healthcare e tecnologia. Quest’ultimo settore, tuttavia, resta quello più “sopravvalutato”, secondo i gestori e, dunque, quello a maggior rischio di correzioni negative nei prossimi mesi. I settori più sottopesati, invece, risultano nell’ordine chimica, automotive e media.
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Previsioni sull’economia globale in deterioramento
Complessivamente, la maggioranza dei gestori europei resta pessimista sulle prospettive dell’andamento azionario del Vecchio continente nei prossimi mesi, anche se a prevedere un calo è ora il 55% degli intervistati, contro il 63% del mese scorso. Allo stesso tempo, a prevedere un rialzo delle azioni europee lanno prossimo è ora il 52% degli intervistati contro il 61% del mese scorso. Secondo il 75% dei gestori, gli utili societari subiranno una contrazione e oltre un terzo ritiene che a motivare i ribassi in Borsa saranno proprio le revisioni negative sull’andamento dei profitti da parte delle imprese.
La maggioranza dei gestori ritiene che le azioni value sovraperformeranno le growth, con una prevalenza netta salita dall’11 al 20%. La quota di gestori che prevede un atterraggio duro dell’economia globale è cresciuta dal 21 al 30%, anche se l’ipotesi più ottimista, l’atterraggio morbido resta quella prevalente, con il 59% delle risposte.