Nel 2020 il Pil italiano crescerà al ritmo dello 0,5%, in calo rispetto allo 0,4% delle stime di aprile
Le previsioni a ribasso sarebbero dovute a un affievolimento dei consumi privati, al minor stimolo fiscale e al più debole ambiente esterno
A livello globale, l’Fmi sostiene un necessario impegno dei policy maker nel ridimensionare le tensioni commerciali e geopolitiche
Le previsioni al ribasso sarebbero dovute a un “affievolimento dei consumi privati, al minor stimolo fiscale e al più debole ambiente esterno”, si evidenzia nel rapporto. In particolare, quello che preoccupa i tecnici riuniti in occasione del tradizionale incontro autunnale a Washington, è il debito pubblico italiano, che richiederebbe un impegno credibile sulla costruzione di una traiettoria discendente nel medio termine.
Un rallentamento sincronizzato a livello globale
Se l’Italia frena, anche l’economia mondiale rallenta in sincrono: la crescita globale scende infatti al 3%, contro il 3,2% previsto dall’aggiornamento di luglio, per poi stimare un’accelerazione del 3,4% nel 2020, grazie alla spinta dei mercati emergenti. A pesare sarebbero soprattutto le tensioni legate ai dazi e alle guerre commerciali. “E’ una conseguenza delle barriere commerciali in aumento, dell’elevata incertezza che circonda il commercio e la geopolitica, dei fattori idiosincratici che causano tensione macroeconomica in diverse economie di mercati emergenti, e di fattori strutturali come la bassa crescita della produttività e l’invecchiamento della popolazione nelle economie avanzate”, spiega l’Istituto della capitale statunitense. Secondo l’Organizzazione diretta da Kristalina Georgieva, infatti, solo la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti varrebbe una sforbiciata del Pil dello 0,8% al 2020.
C’è dunque bisogno di un necessario impegno da parte dei policy maker, al fine di ridimensionare le tensioni commerciali e geopolitiche in uno spirito di collaborazione. La politica monetaria, di conseguenza, “non può rimanere l’unica opzione in gioco”, spiega l’Fmi, ma dovrebbe essere supportata anche dalle politiche di bilancio.