Indice Pmi: i dati flash di aprile segnalano il peggior calo dal 1998
Ecco come leggere l’indicatore
L’emergenza Covid-19 e le conseguenti restrizioni per contenere la diffusione del contagio, hanno portato l’economia dell’eurozona a un collasso senza precedenti: il mese di aprile segna infatti la peggiore contrazione dell’attività e dell’occupazione mai registrata. Questo quanto emerso dalla lettura dei dati previsionali Pmi forniti da IHS Markit.
Ad aprile, l’indice flash Pmi composito della zona euro è crollato a quota 13.5, registrando così la maggiore contrazione mensile della produzione da luglio del 1998. A marzo, l’indicatore aveva già raggiunto i minimi storici, a quota 29,7. Un dato estremamente basso se si confronta con la lettura minore registrata durante la crisi finanziaria, pari a 36,2 (febbraio 2009). “Ampiamente citata ragione di questo deterioramento è stata la pandemia da Covid-19, visto peraltro l’intensificarsi degli sforzi per contenere la diffusione del virus in tutto il continente durante il mese di aprile: misure di isolamento generali come le temporanee chiusure aziendali e le restrizioni draconiane del movimento dei cittadini” si legge nel comunicato stampa ufficiale di IHS Markit.
“Se il dato preliminare dovesse essere confermato ettimana prossima, potrebbe ritornare più pessimismo sui mercati finanziari e andare a ritestare ed eventualmente rompere i minimi precedenti segnati a marzo. Questo, soprattutto nel contesto europeo dove l’intervento della Bce e dei governi, se paragonato agli Stati Uniti è stato molto meno invasivo” ha commentato Stefano Gianti, analista di Swissquote, intervistato da We Wealth.
I dati flash di aprile
Ad essere maggiormente impattato dalle misure di contenimento, è stato il settore terziario con l’indice flash Pmi dell’ attività precipitato a 11,7 (26,4 a marzo). Anche la produzione manifatturiera ha subito una forte contrazione nel mese di aprile, con l’indice flash Pmi in forte calo, a 18.4 (38.5 a marzo). A livello nazionale, l’indice Pmi flash composito ha toccato i minimi storici sia in Germania (17,1 rispetto ai 35 di marzo) che in Francia (11,2 rispetto ai 28,9 di marzo). Il resto della regione è scivolato da 25 a 11,5. Sulla Germania, c’è poi da segnalare un altro indicatore ai minimi storici, pubblicato questo mercoledì: l’indice Gfk sulla fiducia dei consumatori tedeschi, che a maggio ha toccato quota -23,4 punti dai 2,3 di aprile.
“L’indagine di aprile ha osservato un deterioramento senza precedenti dell’economia dell’eurozona causato dalle misure di restrizione per contrastare il virus, dal crollo della domanda globale e dalla carenza di personale e di fattori produttivi” ha dichiarato Chris Williamson, chief business economist di IHS Markit in riferimento ai dati Pmi flash, sottolineando che: “con il possibile proseguimento delle restrizioni per parecchi settori dell’economia nelle prossime settimane, nell’intento di contenere la diffusione del Covid-19, è probabile che il secondo trimestre testimonierà la contrazione più violenta che la regione abbia mai osservato nella storia recente”.
Come leggere i dati Pmi
Il Purchasing Managers’ Index (Pmi) dell’eurozona, uno degli indicatori macroeconomici più seguiti dai mercati, è un indice prodotto e pubblicato mensilmente da IHS Markit, basato su un campione di oltre 5 mila aziende del settore manifatturiero e terziario. L’indice, calcolato tramite le risposte a questionari inviati ai responsabili degli acquisti (purchasing managers), può assumere un valore compreso tra 0 e 100, dove un punteggio superiore a 50 segnala un’espansione economica e, viceversa, una contrazione. Il dato “flash” in questione, fornito ogni mese, non è altro che una previsione basata su circa l’85-90% del totale delle risposte e fornisce un’accurata indicazione preliminare dei dati mensili finali, monitorando tutte le nazioni incluse nella lettura del Pmi finale (pubblicato a 7 giorni di distanza). Tuttavia, con l’indicatore flash vengono pubblicati soltanto i dati nazionali relativi alla Francia e alla Germania. Il Pmi Composito sulla produzione è una media tra l’ondice Pmi della produzione manifatturiera (basato sulla domanda specifica dell’indagine: “Il livello della produzione all’interno della sua azienda risulta più alto, uguale o più basso se paragonato al mese scorso?”) e l’Indice Pmi delle attività del settore terziario (basato sulla domanda specifica dell’indagine “Il livello delle attività all’interno della sua azienda è maggiore, uguale o minore se paragonato al mese precedente?”).
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