Dalle fonti più tradizionali a quelle alternative, i dati sono sempre più al centro delle scelte di portafoglio degli investitori. L’indagine di Refinitiv
Il 39% degli investitori afferma di non avere accesso a risorse che potrebbero supportarli nelle decisioni di investimento
Per il 54% del campione intervistato, le news analytics potrebbero essere un game changer nelle future scelte di investimento
La crescente attenzione degli investitori alle tematiche esg pone l’accento sull’importanza di avere a disposizione dati di alta qualità
Il 2020 è stato un anno particolarmente movimentato per le Borse mondiali. Le complesse condizioni di mercato hanno evidenziato ancor di più il bisogno da parte degli investitori di ricevere informazioni puntuali e rilevanti per far fronte a uno scenario in continua evoluzione, mitigando i rischi e identificando per tempo potenziali opportunità. Nonostante ciò, a livello globale, ben il 39% degli investitori dichiara di non avere accesso a dati e contenuti in grado di aiutarli a prendere decisioni di investimento. È quanto emerge da un recente report di Refinitiv (Redefining Investor Data Needs), che riassume i risultati di un’indagine – commissionata dal provider di dati finanziari – condotta a settembre 2020 su oltre mille investitori mass affluent diretti e sotto consulenza in 9 centri finanziari globali (Australia, Canada, Cina, Hong Kong, Giappone, Singapore, Svizzera, UK e Stati Uniti).
Stando alla ricerca, non è solo una questione di accesso alle informazioni. Nell’ottica di effettuare scelte di portafoglio, molte delle risorse offerte non sono infatti considerate efficaci dagli investitori. Ad esempio, più di un terzo degli intervistati non reputa utili i webinar. Motivo per cui, secondo Refinitiv, “le società di wealth management dovrebbero rivalutare i canali e i format dei contenuti forniti”. Il report conferma anche l’importanza dei dati non tradizionali, i cosiddetti “alternative data”, con il 54% del campione che ha indicato le news analytics come un potenziale game changer nelle decisioni di investimento. Ad alimentare ulteriormente la fame di dati è la crescente attenzione degli investitori verso temi legati alla sostenibilità, con il 34% degli intervistati che si dichiara più interessato agli investimenti esg rispetto a 6-12 mesi fa (percentuale che sale al 61% per i millennial). A detta di Refinitiv, con le insidie del greenwashing dietro l’angolo, solo attraverso dati di alta qualità gli investitori saranno in grado di “escludere opportunità rischiose, confrontare le aziende e personalizzare i loro obiettivi di impatto”.
“Di fronte a un cambiamento e un’incertezza senza precedenti, l’importanza di dati affidabili e accurati non è mai stata così grande” ha commentato Joe Mrak, global head of wealth management di Refinitiv, sottolineando che “l’industria dovrà continuare a progredire in aree critiche come l’esg per consentire agli investitori di prendere decisioni con fiducia”.
Il 39% degli investitori afferma di non avere accesso a risorse che potrebbero supportarli nelle decisioni di investimentoPer il 54% del campione intervistato, le news analytics potrebbero essere un game changer nelle future scelte di investimentoLa crescente attenzione degli investitori alle temati…
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