Questi straordinari interventi monetari hanno aiutato Ii mercati azionari internazionali a recuperare la maggior parte delle perdite subite a febbraio e marzo
Siamo dunque in un sistema etichettato come “lemon socialims” dove i profitti sono strettamente di proprietà degli azionisti e le perdite catastrofiche sono un’esternalità per la società
Un’altra grave conseguenza di tale rischio morale è il significativo aumento del numero delle cosiddette “imprese zombie“. Il documento spiega come queste realtà sono delle che generano fondi sufficienti per coprire il pagamento degli interessi ma non il capitale. Dal 2008, in poi il numero di queste aziende è aumentato in modo significato, soprattutto nei paesi industrializzati. “Impedire alle aziende di fallire impedisce l’allocazione efficiente delle risorse in parti più produttive e in crescita dell’economia”, sottolinea il report.
Ma non solo il report sottolinea come “in realtà, ciò che abbiamo visto negli ultimi anni è un’accelerazione di un trend pluridecennale, un continuo aumento dei rendimenti degli azionisti e dei riacquisti, l’indebitamento aziendale e una significativa riduzione degli investimenti produttivi e della ricerca e sviluppo”. Mentre i governi hanno sostenuto il fardello di eventi come Covid-19, le aziende hanno sostanzialmente trascorso gli ultimi 40 anni a restituire il capitale agli azionisti.
Siamo dunque in un sistema etichettato come “lemon socialims” dove i profitti sono strettamente di proprietà degli azionisti e le perdite catastrofiche sono un’esternalità per la società. Nel tempo questo sistema ha creato realtà definite “troppo grandi per fallire”.
Cosa fare?
“Dobbiamo riparare gli incentivi aziendali per garantire che ingenti somme di sostegno statale non vengano nuovamente utilizzate invano. Se continuiamo ad intervenire attraverso il sostegno monetario e fiscale senza adeguati aggiustamenti agli incentivi, amplificheremo le distorsioni e getteremo le basi per un’ulteriore instabilità sistemica in futuro” spiega il report.
Per riequilibrare gli incentivi, mitigare il rischio morale e adeguare i sistemi economici bisogna dunque attuare riforme normative e fiscali critiche. VV Chari e Patrick J. Kehoe propongono di “regolamentare la leva finanziaria dell’azienda e tassare le dimensioni per ottenere un risultato sostenibile ed efficiente. La leva finanziaria dell’azienda, suggeriscono, dovrebbe avere un limite al rapporto debito / capitale proprio”. In aggiunta si dovrebbe riuscire ad eliminare la distorsione del “too big too fall”.