Le tensioni geopolitiche, la politica monetaria
sui tassi e la crescita dei prezzi sono le nuove
tendenze che stanno caratterizzando i
mercati. Se hai 100.000 euro da investire
devi tenere in considerazione questi fattori e, in parallelo,
proteggere il tuo capitale sia dal rischio di
mercato sia dalla svalutazione. Insomma, i
soldi non possono rimanere sul conto. Ma
allo stesso tempo non si può certo lasciare
spazio all’improvvisazione, specialmente in
fasi di mercato così volatili. Hai la necessità di
individuare la strategia e l’esposizione al
rischio congrua con i tuoi obiettivi e la tua
situazione patrimoniale? Ricorda che la
parola d’ordine è diversificare e ci sono delle
considerazioni generali che possono aiutarti,
con il supporto di un consulente, a investire.
Bisogna poi ricordare che, per quanto
100.000 euro siano una cifra rilevante, non sono sufficienti per generare, nell’immediato, una
rendita annua intorno al 15-20% del capitale.
Il ritorno sarà quindi più basso.
Le varie asset class
Ma come possiamo investire il nostro
portafoglio diversificato?
–Azioni: comprando quote di società è
possibile, nel tempo, generare interessi ed
elevati dividendi (qualora le società li
distribuiscano). Inoltre, le azioni si
caratterizzano per l’effetto compounding: la
capacità di generare ulteriore rendimento
grazie all’aumento del capitale nel lungo
termine
-Obbligazioni: Questi titoli di debito, che
garantiscono all’investitore il rimborso del
capitale inizialmente investito maggiorato
dagli interessi maturati, sono esposti a
minore volatilità e hanno l’effetto di
stabilizzare i portafogli, esponendoli ad un
minor rischio.
–Btp: utili per diminuire il rischio di inflazione
e perdita.
-Materie prime/Beni di rifugio: la materia
prima più conveniente in assoluto e
maggiormente investita è l’oro
–ETF: comprendono sia strumenti finanziari
volatili sia titoli stabili e in grado di
contrastare le crisi economiche e l’inflazione.
-Criptovalute: Generano grandi guadagni ma
attualmente questo strumento finanziario è
molto rischioso
-Strumenti derivati: nel breve e brevissimo
termine sono in grado di creare un
interessante guadagno ma richiede tempo e
competenze
La distribuzione dell’investimento tra i vari
asset dipende dal livello di rischio che sei in
grado di assumerti.
Chi è più propenso al
rischio, chi ha un profilo di rischio alto,
accetterà di inserire più titoli rischiosi in
portafoglio. In ogni caso, un portafoglio deve
coprire almeno più di due asset class e
includere prodotti di diverse aree
geografiche.
La ricetta degli analisti
Su portafogli di tale ammontare le scelte
tattiche per forza di cose devono essere
limitate. “Se non si presta adeguata
attenzione alle commissioni di transazione,
infatti, il loro impatto sul rendimento finale
può essere rilevante” spiega Rocco Probo di
Consultique.
Per essere efficienti da questo punto di vista
si potrebbe ricorrere ad una soluzione
bilanciata diversificata senza troppe scelte
attive per coprire la componente azionaria e
core obbligazionaria.
A quel punto le scelte attive possono essere
concentrate nella parte di portafoglio
restante preferendo, dato il contesto di
mercato attuale,
1- soluzioni obbligazionarie a breve
termine per non essere danneggiati dal
processo di rialzo dei tassi ancora in
corso
2- strumenti inflation-linked, magari
attraverso singoli titoli obbligazionari
come il BTP Italia.
Il peso dell’azionario, che rappresenterebbe
il principale driver della rischiosità del
portafoglio, potrebbe essere calibrato
attraverso la scelta di uno strumento
bilanciato più o meno aggressivo e dal peso
dello stesso.
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Sulle azioni come mi oriento con un grado di rischio medio basso?
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