Il differenziale dei tassi tra molti mercati emergenti e Stati Uniti rimarrà interessante
Saranno l’India e la Cina a guidare la crescita, seguite da Taiwan e Corea del Sud.
I rendimenti degli indici obbligazionari sia in valuta forte sia in valuta locale sono sui massimi degli ultimi 20 anni. Questo boom ha richiamato l’attenzione di molti investitori e gli emergenti stanno vivendo una vera e propria rivincita nei portafogli. Come investire in questa asset class? Con quali prospettive e aspettative, anche alla luce dell’attuale situazione geopolitica tra Usa e Cina? In realtà lo scenario presenta diversi vantaggi per le grandi economie dei mercati emergenti come India, Indonesia, Brasile, Messico e Cile e, come ricorda RBC BlueBay AM, nel nuovo ordine geopolitico, data la guerra in corso tra Russia e Ucraina e le tensioni tra Stati Uniti e Cina, l’Occidente ha bisogno del maggior numero possibile di alleati tra i Paesi emergenti.
I titoli di Stato dei mercati emergenti in valuta locale
Volendo guardare a questa asset class, possiamo selezionare i titoli più remunerativi per una allocazione strutturale considerando cinque fattori:
-l’apprezzamento del tasso di cambio;
-il tasso di crescita dell’economica
-la governance economica
-il deficit pubblico contenuto
-l’inflazione bassa
Le valute dei mercati emergenti sono favorite
Le banche centrali dei mercati emergenti, trainate da quelle latino-americane, hanno iniziato ad alzare i tassi nel 2021. La banca centrale brasiliana a marzo 2021 e ha portato il tasso di riferimento dal 2%, all’attuale 13,75%. Inoltre, l’aumento dei prezzi dell’energia dello scorso anno ha indotto alcune banche centrali asiatiche ad aumentare i tassi.
Alla luce di ciò, spiega Capital Group, “il differenziale dei tassi tra molti mercati emergenti e Stati Uniti rimarrà quindi probabilmente interessante, favorendo potenzialmente le valute dei mercati emergenti”.
I mercati al top
Secondo gli analisti, saranno l’India e la Cina a guidare la crescita, seguite da Taiwan e Corea del Sud. In Cina il consenso prevede una crescita degli utili del 20%, mentre in India prospetta una crescita a due cifre. Da non sottovalutare nell’area Pacifico il peso dell’Australia e, se si guarda agli utili, la nuova era del Giappone che è uscito dalla deflazione
Avranno un plus anche quei mercati che hanno materie prime appetibili e ricercate come Sud Africa, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Messico.
In particolare, per Pictet Am, “Le azioni dei mercati emergenti paiono a buon prezzo, soprattutto a fronte della debolezza di quelle cinesi”.
Alla luce di queste considerazioni valutare un investimento nei mercati emergenti appare una buona opportunità che vale la pena cavalcare nonostante i rischi generalmente connessi con questo tipo di investimento: instabilità politica, guerre, dissidi commerciali.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Come posso esporre il 10% del portafoglio a questi mercati?
L’allocazione emergente va diversificata su più Paesi?
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