Gli investitori a caccia di segnali di mercato in grado di indicare i momenti migliori per comprare e vendere guardano spesso la cosiddetta stagionalità. L’idea di fondo è che determinati periodi dell’anno incidano sulle probabilità di rialzo o caduta delle azioni. Il Black Friday non poteva certo restare escluso da queste analisi che appassionano i trader, ma che possono essere una lettura curiosa anche per chi modifica di rado il suo portafoglio.
Il Black Friday è il venerdì che segue la festa del Ringraziamento in America e, con il tempo, è diventata una tradizione commerciale anche nel resto del mondo – soprattutto nella veste di giornata speciale per gli sconti nei negozi fisici e online. L’aspetto economico rilevante di questa ricorrenza è che gli acquisti di prodotti di largo consumo aumenta significativamente nella settimana degli sconti. Nel 2022, quasi 197 milioni di americani hanno fatto acquisti nei negozi o online dal Ringraziamento al Cyber Monday, con una spesa media di 325,44 dollari a testa.
Secondo una nota del Codacons si prevede che in Italia il giro d’affari complessivo del Black Friday di quest’anno supererà i 4 miliardi di euro, con un incremento del 15% rispetto al 2022. Ci sono buone ragioni per ritenere che il Black Friday, per le imprese che vendono beni di consumo possa essere una cartina al tornasole importante: vendite robuste nella settimana del Ringraziamento possono suggerire un buon outlook economico generale e una prima indicazione su quanto sarà redditizia la stagione dello shopping che porta a Natale.
Come va la Borsa nel Black Friday (e dopo)
In generale, però, la seduta di borsa che coincide con il Black Friday non ha mai avuto caratteristiche statisticamente significative: fra il 2001 e il 2022 l’indice S&P 500 ha mostrato una probabilità di rialzo intorno al 50% – il che equivale a un lancio della monetina. La storia, però, si fa più interessante osservando le statistiche su un periodo un po’ più ampio.
Secondo un’analisi condotta da Rocky White, analista quantitativo presso Schaffer’s Investment Research, la settimana successiva al Black Friday ha mostrato storicamente un trend al rialzo dal 1990 a oggi. Durante questo periodo, si è registrato un aumento medio dello 0,63%, in contrasto con una media dello 0,17% per le restanti settimane dell’anno. La settimana post-Black Friday, inoltre, ha evidenziato un incremento nel 66% dei casi, rappresentando un notevole aumento di probabilità rispetto alle altre settimane dell’anno, che si attestano al 56%. Meglio aspettare la chiusura del lunedì, però, se si vogliono aumentare le chance di successo: infatti il primo giorno della settimana successiva al Black Friday si rivela mediamente in calo dello 0,23% con probabilità di rialzo negative (41%). Sono soprattutto i giovedì e i venerdì della settimana ad aver trainato la perfomance favorevole a questa settimana, ha affermato White.
Comprare le azioni Amazon per provare a cavalcare la febbre degli acquisti online, contrariamente a quanto potrebbe essere ovvio, però, non è stata una strategia vincente in questo periodo. Anzi, la società di Jeff Bezos ha storicamente perso quota nella settimana successiva al Black Friday. Le vincitrici sono, al contrario, Hp e Nike: per entrambi questi titoli attivi nella produzione di beni di larga diffusione nella settimana degli sconti, le probabilità di rialzo sono state dell’80% nella settimana post-Black Friday degli ultimi dieci anni. In media il titolo Hp ha portato a casa un rialzo del 2,47%, mentre Nike dell’1,14%. Altri titoli noti che hanno avuto ottime chance di rialzo in questo periodo sono Cvs Health, Walgreens Boot Alliance, Electronic Arts e Apple.
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Come stanno andando i conti dei retailer Usa
“Questi sono i mesi in cui i rivenditori realizzano la maggior parte dei profitti dell’anno e un Natale di successo può far salire i prezzi delle loro azioni”, ha dichiarato Ben Laidler, Global markets strategist di eToro. “Nel frattempo, gli indici dei prezzi al consumo e alla produzione e i rapporti sulle vendite al dettaglio hanno dato buone notizie ai titoli dei grandi distributori e agli investitori. Target Corp. ha superato le aspettative con la sua relazione sugli utili del terzo trimestre”, ha affermato Laidler, “i margini del retailer sono migliorati notevolmente anche se le vendite totali e le vendite comparabili sono diminuite rispetto a un anno fa”. Negli ultimi cinque giorni il retailer ha guadagnato in Borsa oltre il 20%.
“Il tasso di margine operativo dell’azienda è salito al 5,2%, mentre anche il tasso di margine lordo ha registrato una crescita sostanziale, raggiungendo il 27,4% rispetto al 24,7% di un anno fa”, ha aggiunto Laidler, “con l’avvicinarsi della stagione delle feste, Target è pronta. Il retailer intende assumere oltre 100 mila stagionali, ha creato offerte per il Black Friday e ha in programma oltre 10 mila nuovi articoli in tutti i negozi”.
Ha perso colpi invece il titolo Walmart, che in seguito alla presentazione dell’ultima trimestrale ha ceduto circa il 7%, nonostante l’aumento della guidance su fatturato e utili, a causa di un possibile calo delle spese in vista del periodo delle Feste.