Meno burocrazia, più controlli: la finanza personale diventa digitale

Digitalizzazione integrata al 100% nei servizi del quotidiano, dalla spesa, all’intrattenimento, alle cure mediche, all’attività competitiva, tramutatasi anch’essa in e-sport. La consulenza finanziaria non fa eccezione

La limitazione degli spostamenti, il distanziamento sociale e l’imposizione a stare a casa (specie per svolgere il proprio lavoro, quando possibile), hanno accelerato lo sviluppo della consulenza da remoto. Un’apertura che ha interessato non solo l’offerta, ma anche la domanda, con i clienti che hanno preso confidenza con procedure online senza l’intermediazione di persone fisiche.

Gestione delle finanze da remoto

Che si parli di pianificazione fiscale, finanziaria, o creditizia il quadro non cambia: secondo i dati raccolti dagli esperti di Lombard Odier IM “le misure di distanziamento sociale hanno portato i clienti a fare più uso dei canali online e mobili per la gestione delle loro finanze”.
Nel caso di specie, “il numero di richieste online di mutui” ad esempio “sta aumentando rapidamente, dal momento che la gente desidera rifinanziare le proprie linee di credito per approfittare dei tassi d’interesse più bassi”.

Richieste online, meno burocrazia

A migliorare, non sono state solo le modalità di invio delle richieste, ma in generale l’aspetto burocratico, alleggerito dalle clausole fisiche: “Fare richieste online è più comodo. I clienti possono semplicemente accedere a un sito web mentre lavorano da casa anziché dover prendere un giorno di permesso per andare fisicamente in filiale”.
Se si guarda alla Germania, in un solo giorno di lockdown a marzo sono stati aperti 2,5 milioni di conti correnti online. L’accelerazione digitale, dunque spinge ad una agevolazione della burocrazia che, spesso, specie in talune regioni, diviene il vero ostacolo al servizio.

Cresce la necessità di cyber sicurezza

Per una rete di dati che cresce, altrettanto forte è la richiesta di sicurezza online. Pena, la compromissione degli sviluppi del comparto.
“La pandemia di Covid-19 potrebbe determinare un incremento delle frodi digitali. La Banca centrale europea ha recentemente sottolineato i potenziali rischi di reati informatici a danno dei servizi finanziari, dovuti al crescente utilizzo del digital banking anziché delle filiali da parte di molti clienti”.
L’istituto di Francoforte ha quindi “raccomandato alle banche di lavorare con fornitori di servizi di sicurezza esterni e proteggersi per tutta la durata della pandemia”.
Banche ed aziende di FinTech, punto cardine di finanziamenti, consulenza e pagamenti online, dovranno quindi incrementare i propri investimenti in cybersicurezza e cyberassicurazioni per previre l’incolumità dei propri clienti.

Finanza digitale: il cambiamento è qui

La crisi da coronaviru cambierà l’esperienza di vita e consumo delle persone. Se l’impatto più evidente si è avuto sullo shopping online, la digitalizzazione dei servizi finanziari è un trend di lungo termine che potrebbe avere un impatto ancora più dirompente.
“Dai pagamenti digitali alle criptovalute, dalle attività di M&A alla cybersicurezza, siamo convinti che i trend alla base della nostra strategia FinTech siano idealmente posizionati per beneficiare delle opportunità create da Covid-19”.

 

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