Cosa fare quando l’obbligazionario non rende?

I titoli obbligazionari non sono più quelli di una volta. Tuttavia, spostarsi su strumenti più rischiosi può non essere la soluzione corretta. Come comportarsi in un mondo lower for longer?

Investimento (quasi) perfetto negli ultimi 30 anni, il comparto obbligazionario ha fornito un reddito fisso nei periodi rialzisti del mercato e protetto i portafogli durante le recessioni. Tuttavia, “questa dinamica si è oggi invertita”, ha spiegato Ben Bennet, Head of investment strategy and research di Legal and General Investment Management, nel corso del webinar When bonds go bad… what can investors do in a low interest rate world?. “Il reddito obbligazionario è irrisorio, se non addirittura negativo, e le banche centrali stanno ammettendo di essere a corto di nuove misure. D’ora in avanti, le recessioni dovranno essere combattute con la generosità fiscale (alimentando i timori di inflazione), piuttosto che con tagli dei tassi d’interesse favorevoli alle obbligazioni”.

Rendimenti e rischi, non c’è l’uno senza l’altro

“Durante la pandemia, le banche centrali hanno fornito ancora una volta ampio sostegno e stimolo ai mercati finanziari, iniettando liquidità per tranquillizzarli e tagliando i tassi per sostenere l’economia”, ha commentato Sonja Laud, Chief investment officer di LGIM. “Con tassi di interesse globali prossimi allo zero, gli investitori si trovano ad affrontare la complessa questione di come soddisfare i propri obiettivi di rendimento gestendo allo stesso tempo gli obiettivi di rischio. Poiché i rendimenti sono quasi ai minimi record, le aspettative di ottenere ritorni sono ridotte e la protezione dai ribassi in mercati volatili è limitata.”
In questo contesto, con buone probabilità “il rischio di crescenti pressioni inflazionistiche finirà per aumentare la pressione sulle banche centrali affinché agiscano. L’attuale dot plot della Federal Reserve mostra che il primo aumento dei tassi è previsto nel 2023. Gli effetti di base legati alle distorsioni della flessione dei mercati nel 2020 vedranno molto probabilmente l’inflazione superare il target nel breve termine, ma il vero test sarà nel 2022 e oltre, una volta raggiunta la piena normalizzazione.”

Come comportarsi quando l’obbligazionario non rende

Come potranno comportarsi gli investitori, quindi? “Attenzione a non reagire al calo dei rendimenti reali (rendimenti al netto dell’inflazione durante il periodo di investimento) nella stessa maniera cui si risponderebbe ad ogni costo sommerso (costi già in corso che non possono essere recuperati)”, ovvero aumentare i rischi per recuperare le perdite passate.  “Gli investitori dovrebbero quindi reagire all’esatto opposto di come siano tentati di fare: dovrebbero ridurre i rischi”. Se in questo contesto di tassi d’interesse lower for longer un lato positivo c’è, spiegano gli esperti di LGIM, è quello di “stimolare gli investitori nel migliorare le proprie strategie, diversificando ulteriormente i propri portafogli e analizzando i costi più da vicino”.

Articoli correlati

Articoli più letti

Ultime pubblicazioni

Magazine
Magazine 66 – marzo 2024
Magazine N.65 – febbraio 2024
Guide
Quando la fotografia diventa arte

Cosa rende “arte” una fotografia? Molti collezionisti partono prevenuti prima di affrontare l’acquisto...

Top 200 Advisor del Wealth – 2024

Proteggere la ricchezza, farla crescere e trasferirla in sicurezza alle nuove generazioni è uno degli obiettivi f...