La tecnologia è il nuovo Big Bang

Connettività e dati a disposizione delle super piattaforme, una potenza di fuoco senza precedenti. Così le sette big tech Facebook, Google, Amazon, Apple, Microsoft, Tencent e Alibaba paventano un nuovo mondo: più rapido, efficiente e condiviso, non senza qualche zona d’ombra

Tre miliardi di utenti Facebook al mondo. Tre ore al giorno in media passate davanti al proprio smartphone. Tre canali di fruizione dati per raggiungere una target audience globale: business to business, business to consumer, consumer to consumer. Il risultato? “Una massa di dati sul comportamento umano senza precedenti” hanno commentato gli esperti di Fidelity International.
Aziende e investitori sono ormai ben consapevoli della natura e della funzione delle super piattaforme; meno, di quali possano esser implicazioni di secondo ordine.

Il Big Bang della tecnologia

Se si guarda al tasso di penetrazione globale tra gli adulti, gli smartphone hanno raggiunto a fine 2018 l’80% della popolazione mondiale; i social media il 60%; i mobile gamers, il 40%.
“Riteniamo che il ritmo di crescita e la potenziale dimensione che può essere raggiunta dalle aziende sfruttando efficacemente queste piattaforme sorprenderà la maggior parte delle persone”, riservando buone opportunità di investimento. Sebbene si sia ancora all’inizio, “l’adozione del 5G accelererà gli eventi, soprattutto nei mercati emergenti e nei mercati sviluppati rurali, che vedranno una rapida espansione dei loro business”. Di certo, “la maggior parte delle opportunità di investimento intorno alla connettività si trova nel futuro” hanno aggiunto da Fidelity, pur non perdendo mai di vista il presente che le ospita.

Zoom, il successo a dieci anni dall’esordio

La crescita monstre realizzata da Zoom in tempi di pandemia costituisce un interessante precedente. “Sei mesi fa, quasi nessuno, incluso la maggior parte del mondo degli investimenti, aveva sentito parlare del sistema di videoconferenza. Oggi è onnipresente tra le imprese e il pubblico retail. Se la pandemia di Covid-19 fosse accaduta nel 2011 (anno della sua fondazione), è altamente improbabile che avrebbe raggiunto il successo che ha avuto e che l’avrebbe fatto così rapidamente. Una differenza fondamentale tra oggi e gli anni scorsi è rappresentata dalle infrastrutture digitali oggi a disposizione delle imprese”.
Zoom è passata dai 10 milioni di utenti del dicembre 2019 ai 300 milioni dell’aprile 2020, attingendo alla rete cloud Amazon Web Services (AWS), che ha incrementato senza soluzione di continuità la capacità dei suoi server e data center situati in tutto il mondo.

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