Messico: da meta per le vacanze a nuovo hub degli investimenti

Le catene di approvvigionamento stanno cambiando e il Messico sta diventando un anello fondamentale nella catena. Cosa succede quando si diventa il +1 preferito degli Stati Uniti?

Una passeggiata tra le rovine di Chichen Itza, un bagno in un cenotes e una cena a base di tacos, quesadilla e fajitas. Ma è solo questo ciò il Messico può offrire? In realtà, negli ultimi anni questo Paese sta diventando sempre di più una zona calda per gli investitori.

Quando si parla di hub high-tech la mente vola subito verso la Silicon Valley o lo Shenzen, ma è sempre più ricorrente il nome di Santa Catarina, una città vicino a Monterrey, nel Messico settentrionale. Non è un caso che a marzo 2023 Tesla ha ufficialmente annunciato la costruzione di una sua gigafactory nella città, un impianto per produrre veicoli elettrici di alta qualità. Si tratta di un investimento da oltre 5miliardi di dollari, supportato anche da un incentivo di circa 135milioni di dollari da parte del segretario all’economia della regione.
La costruzione di questa fabbrica rappresenta una vittoria enorme per il Messico. Eppure è solo la più recente di una lunga lista di vittorie commerciali globali. Basti pensare che nel 2023, per la prima volta dopo decenni, il Paese è diventato il partner commerciale numero uno per gli Stati Uniti, rubando lo scettro alla Cina e al Canada.

Quando la Cina non basta più

Negli ultimi due anni le classiche vie commerciali sono state messe a dura prova, dal blocco dei confini a causa della pandemia al rallentamento del commercio in risposta alle tensioni geopolitiche. In un simile contesto, il Messico si è posto come partner commerciale affidabile, con una forza lavoro qualificata e a buon mercato per gli Stati Uniti, tornando a splendere.
La nuova tendenza del friendshoring, unita alla politica del China plus one, che non ambisce a sostituire la Cina, ma a diversificare le catene di approvvigionamento, stanno costruendo un momento di svolta per il Messico.

Tesla non è stato l’unico gigante ad interessarsi al Messico, poco dopo anche la cinese BYD ha dichiarato di avere intenzione di seguirne l’esempio. Non si tratta di novità, infatti l’area settentrionale del Paese è da lungo tempo rinomata per l’imballaggio di automobili. Da Ford a General Motors, da BMW a Toyota, passando anche per Honda e Daimler, sono già molti i grandi nomi che sfruttano la zona come un hub di assemblaggio.

Messico e industrie: al via un nuovo rinascimento

Ma non è solo il friendshoring a star spingendo verso una crescita del Messico: dopo decenni di investimenti scarsi, si è dato il via ad un rinascimento industriale, con il rilancio della spesa pubblica in questo settore. Si tratta di ingenti investimenti che hanno l’obiettivo di rinforzare il settore edile, ma anche del riscaldamento, della climatizzazione e dei trasporti.

L’effetto positivo di questi cambiamenti, spiega Lisa Thompson, Gestore di portafoglio di Capital Group, è evidente guardando ai ritmi di crescita del Paese. “L’indice MSCI Mexico è salito di oltre il 40% nel 2023, superando l’indice S&P 500 di ben 14 punti percentuali”.
La riformulazione degli accorsi di libero scambio con tra Stati Uniti, Messico e Canada ha permesso la rapida ripresa del Pil del paese, superando di gran lunga la media modesta dell’1%-2%.

Messico in crescita: si, ma le sfide sono ancora molte

La crescita e il nuovo successo del Paese sono innegabili, ma questo non significa che il Messico abbiamo ormai risolto tutti i suoi problemi. Esiste infatti una profonda spaccatura all’interno dei suoi confini: mentre le regioni settentrionali stanno beneficiando del rapido sviluppo economico, lo stesso non si può dire per il sud. Redditi bassi, opportunità di lavoro scarse, qualità di vita scadente e quasi assenza di infrastrutture sono problemi ancora vivi nelle zone meridionali del Messico. Appena ci si allontana dal confine con gli Stati Uniti, diventa di colpo chiaro che non tutto il Paese sta attraendo con lo stesso successo gli investimenti stranieri. Esistono ancora grandi debolezze infrastrutturali e sono proprio queste che rischiano di frenare il progresso.

Il Messico, in ogni caso, si trova davanti una grande opportunità da cogliere, come sempre è una questione di volontà ed esecuzione. Sarà una storia entusiasmante da seguire o una triste storia di opportunità non colte fino in fondo?

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