I mercati sono spesso imprevedibili e fare analisi, basandosi sui dati macro, per conoscerne il futuro andamento può rivelarsi un esercizio inutile. Lo dimostra anche questa prima parte dell’anno: tra un’inflazione ancora elevata, una crescita debole e un’escalation delle tensioni geopolitiche, sarebbe stato difficile prevedere una tale performance per l’azionario. E invece ecco che l’S&P500 da gennaio ha messo a segno un +11,5%. A sorprendere ancora di più è stata l’Europa, dove i segnali macro sono decisamente più deboli rispetto quelli d’Oltreoceano, eppure l’indice Eurostoxx 50 ha incassato una performance ancora migliore, evidenziando un solido +14%.
I mercati sono spesso imprevedibili e fare analisi, basandosi sui dati macro, per conoscerne il futuro andamento può rivelarsi un esercizio inutile. Lo dimostra anche questa prima parte dell’anno: tra un’inflazione ancora elevata, una crescita debole e un’escalation delle tensioni geopolitiche, sare…