Seguire la logica o le emozioni, un sistema metodico e preciso o uno più legato alle percezioni? Questo dilemma sembra accompagnare gli uomini da sempre, eppure quando si parla di mercato e investimenti, sembra che la risposta giusta sia solo una. Il settore della finanza è ossessionato dai numeri, dall’ordine e dalla logica, ma gli individui sono in grado di sfruttare solo l’emisfero sinistro del loro cervello quando devono prendere decisioni di mercato? Anzi, la vera domanda non è tanto se ne sono in grado, ma se affidarsi solo ai numeri sia veramente la scelta migliore.
Sébastien Page, head of Global Multi-Asset e Chief Investment Officer di T. Rowe Price, sembra convinto che per diventare ottimi leader e imparare – per poi insegnare – la gestione del denaro, i numeri non bastano. Ecco quindi cinque modi per liberarsi dalle costrizioni logiche dentro alla nostra testa.
1. Concentrarsi sul processo, prima il proprio e solo dopo quello altrui
Per capire veramente a che punto si è, è fondamentale porsi domande semplici, ma efficaci. Basta partire chiedendosi come si possano gestire le riunioni al meglio per renderle più efficienti o capire se il modo in cui al momento vengono interpretati i dati finanziari sia veramente il migliore o solo il più immediato.
2. Sfruttare il tempo per massimizzare l’impegno
A volte è facilissimo perdere tempo in infiniti discorsi ipotetici quando un semplice e veloce no potrebbe risolvere subito i problemi. Il segreto, per la massimizzazione dell’impegno, è quello di creare un flusso di lavoro e non romperlo. Questo significa anche rendersi conto delle proprie capacità e non perdere le energie dentro un incarico troppo complesso o uno troppo semplice e che annoia.
3. Trovare il perché dietro alla propria missione
Gestire il denaro sembra una necessità, ma proprio per questo capita raramente di chiedersi il perché dietro a questo bisogno. È fondamentale ricordarsi, secondo l’esperto che “i gestori di portafoglio vogliono fare soldi per i loro clienti. Lavorano per dare alle persone un futuro finanziario migliore, per aiutarle a pagare le bollette, a godersi una pensione anticipata, a mandare i figli all’università”.
4. Riconoscere i pregiudizi e imparare a gestirli
Nessuno è immune ai pregiudizi e, di conseguenza, anche i gestori di portafoglio devono riconoscere quelli a cui sono soggetti e combatterli, così da essere pronto ad affrontare anche quelli dei clienti. Ad esempio, è dimostrato che chi ha vissuto in un periodo di profonda crisi finanziaria, tende a essere molto più prudente e conservatore.
5. Conoscere il proprio team
Capire le personalità dei diversi membri del proprio team è molto importante per poterlo coordinare al meglio. In un gruppo di lavoro completo ci sono esperti di diversi settori, come gestori di portafogli growth o value, in tal senso è inutile dare il via a uno scontro interno per vedere quale stile di investimento è il migliore, bisogna sempre valorizzare al meglio quello che si ha a propria disposizione.