AI e salute, una sinergia vantaggiosa per pazienti e investitori

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L’intelligenza artificiale è sempre più protagonista dell’economia globale ed uno dei settori che più potrebbe trarre vantaggio dalle sue applicazioni è il comparto healthcare, con beneficio sia per i pazienti che per gli investitori. Gli esperti di Janus Henderson Investors ci spiegano perché

Cosa succede quando due megatrend si incontrano? Che le opportunità per gli investitori crescono in maniera esponenziale, come dimostrato dalle proiezioni relative al valore delle applicazioni dell’intelligenza artificiale al comparto della medicina e della salute. Secondo i dati di Markets&Markets, infatti, la dimensione del mercato globale delle applicazione dell’AI al comparto healthcare è stata valutata a 20,9 miliardi di dollari nel 2024 e si stima che tale valore possa raggiungere i 148,4 miliardi di dollari entro il 2029, con un tasso anno di crescita composta (CAGR) pari al 48,1% durante il periodo di previsione. In particolare, secondo Tim McCarty e Andy Acker, rispettivamente Research Analyst e Portfolio Manager di Janus Henderson Investors, vi sono 3 aree chiave in cui l’applicazione dell’AI all’healthcare può portare benefici significativi sia ai pazienti sia agli investitori nel prossimo futuro.

AI e salute, come accelerare la scoperta di farmaci

La prima di queste aree è quella della ricerca farmaceutica: “Normalmente – spiega McCarty – lo sviluppo di una nuova terapia richiede almeno 10 anni e miliardi di dollari di investimenti prima che un farmaco sia commercializzato e gli algoritmi di IA possono accelerare significativamente questa fase, in particolare nell’identificazione dei target e nella scoperta dei farmaci.

Ad esempio, nuovi algoritmi sono stati sviluppati per identificare bersagli farmaceutici e creare molecole utilizzando dati biologici e chimici. Questi strumenti avanzati sono in grado di decodificare la struttura delle proteine e la loro interazione con altri sistemi molecolari nel corpo umano, come DNA, RNA e ligandi. Questo livello di comprensione può accelerare il processo di scoperta dei farmaci e ridurre i costi di immissione sul mercato. Nonostante questi progressi, la diffusione su larga scala di terapie sviluppate dall’IA rimane una sfida, dal momento che queste dovrebbero comunque superare le fasi di sperimentazione clinica e l’ok da parte dell’autorità di vigilanza preposte.

Per il momento, riteniamo che il modo più prudente di pensare all’IA e alla scoperta di farmaci sia quello di considerare la tecnologia come una delle tante tendenze strutturali che potrebbero favorire un alto tasso di crescita nel settore biofarmaceutico negli anni a venire. Gli investitori potrebbero anche concentrarsi sulle società che forniscono i grimaldelli e le pale che consentono la ricerca farmacologica guidata dall’IA. Tra queste, il sequenziamento del DNA e i servizi correlati, necessari per contribuire alla creazione degli enormi set di dati che alimentano gli algoritmi dell’AI”.

Migliorare la diagnostica per immagini e i dispositivi medici

Nell’antica Grecia si diceva che il modo migliore di curare una malattia è prevenirla e, infatti, il secondo segmento dell’healthcare in cui l’applicazione dell’healthcare può apportare significativi vantaggi è proprio la prevenzione delle malattie. In questo campo l’AI sta rivoluzionando la diagnostica per immagini e la rilevazione delle malattie, inclusi i tumori. Ad esempio, l’imaging 3D basato sull’intelligenza artificiale sta migliorando la diagnosi precoce del cancro al seno invasivo, riducendo il carico di lavoro dei radiologi. Inoltre, un nuovo test del sangue utilizza l’AI per identificare il DNA rilasciato dalle cellule tumorali, migliorando la diagnosi di diversi tipi di cancro.

“L’AI sta anche aiutando a diagnosticare e trattare altre patologie, come la stenosi aortica”, spiega Ackett.  “Utilizzando l’intelligenza artificiale per analizzare le cartelle cliniche elettroniche, i sistemi sanitari possono identificare i pazienti che necessitano di trattamenti specifici, ma che sono stati trascurati.  Riteniamo che questo sforzo darà i suoi frutti nel tempo, aumentando i tassi di invio e di trattamento e migliorando l’assistenza ai pazienti”.

Ottimizzare l’assistenza pre e post-procedurale

L’intelligenza artificiale sta migliorando anche i risultati degli interventi chirurgici. Sistemi di chirurgia robotica assistita raccolgono dati sulle procedure, permettendo ai medici di analizzare le loro prestazioni e migliorare sulla base di misure oggettive, nonché di essere avvertiti in previsione di possibili errori durante le operazioni.

Inoltre, l’AI viene utilizzata per registrare e codificare le procedure sanitarie in tempo reale, riducendo errori e inefficienze nel sistema sanitario. Sistemi abilitati all’IA possono migliorare la connettività tra pagatori e fornitori, riducendo il tasso di richieste respinte e aprendo nuove opportunità di mercato.

L’intelligenza artificiale – conclude Ackett – non solo sta trasformando la ricerca e la diagnosi medica, ma sta anche migliorando l’efficienza e l’efficacia delle cure, offrendo prospettive di crescita notevoli nel settore sanitario”.

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