Sempre più investitori si stanno riversando sui mercati privati in cerca di rendimenti. Secondo le ultime proiezioni gli asset alternativi in gestione supereranno i 17 mila miliardi di dollari entro il 2025
Secondo i dati Prequin, gli Aum relativi agli asset alternativi cresceranno del 60% nei prossimi quattro anni, raggiungendo quota 17 mila miliardi di dollari
La crescita più forte la dovrebbero conoscere il private equity e il debito privato, con un tasso di crescita rispettivamente del 15,6% e dell’11,4%
I tassi d’interesse storicamente bassi e le alte valutazioni delle azioni stanno spingendo gli investitori affamati di rendimenti nei mercati privati. Tant’è che gli asset non quotati in gestione ai fondi d’investimento dovrebbero aumentare di ben il 60% tra il 2020 e il 2025. Secondo il fornitore di dati Preqin, gli alternativi – una categoria di asset non quotati che include private equity, private debt, hedge fund, real estate, infrastrutture e risorse naturali – sono destinati a superare i 17 mila miliardi di dollari in Aum entro i prossimi quattro anni. Il private equity e il debito privato saranno i principali motori di questa crescita. A fare il punto è un articolo del Financial Times.
Meno liquidità, più rendimento. È quanto pensano molti investitori, disposti sempre più a rinunciare alla possibilità di vendere velocemente le proprie posizioni, pur di ottenere qualche punto percentuale in più di rendimento. E tutto sommato il rischio assunto ad investire nei mercati privati non è più elevato. Anzi all’apparenza è minore. “Con un asset quotato, il giorno dopo il lockdown, hai perso il 40%, mentre con un asset non quotato c’è meno volatilità quindi la percezione del rischio è minore”, ha detto Cyril Marie cfo di Natixis al Ft. A ciò si aggiunge l’innovazione dei prodotti e delle nuove piattaforme di distribuzione, che secondo Bruce Hamilton, analista di Morgan Stanley, hanno avvicinato ancora di più gli investitori all’investimento alternativo.
Risultato, l’industria del capitale privato è cresciuta fino a superare gli 11 mila miliardi di dollari negli ultimi anni, e le proiezioni di Prequin per il 2025, supportate da questionari che hanno catturato le aspettative e le intenzioni di investitori e gestori di fondi, si attestano a 17 mila miliardi di dollari. La crescita prevista dovrebbe essere più forte in Asia, causa i bassi tassi di penetrazione e la rapida crescita del Pil. Il private equity e il debito privato dovrebbero crescere rispettivamente del 15,6% e dell’11,4% all’anno fino al 2025. Le altre asset class alternative dovrebbero crescere invece del 5% circa all’anno. Secondo la società di consulenza McKinsey, il private equity è stata la classe di attività alternativa più performante e meno volatile dal 2008, mentre per JPMorgan il debito privato si è evoluto “da un prodotto di nicchia” all’inizio del secolo a “mainstream”: due terzi di questi asset sono investiti in Nord America e un terzo in Europa.
Secondo i dati Prequin, gli Aum relativi agli asset alternativi cresceranno del 60% nei prossimi quattro anni, raggiungendo quota 17 mila miliardi di dollariLa crescita più forte la dovrebbero conoscere il private equity e il debito privato, con un tasso di crescita rispettivamente del 15,6% e dell’…
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