- Hong Kong premia chi conquista una medaglia d’oro con 768mila dollari. A intascare tale somma sono già due atlete, le schermitrici Vivian Kong e Cheung Ka Long
- L’Italia fa capolino al quinto posto: ogni atleta che sale sul podio guadagna circa 196mila dollari per l’oro, 98mila per l’argento e 65mila per il bronzo
45 discipline sportive, 11.475 atleti e 19 giorni di gara: sono solo alcuni dei numeri delle Olimpiadi di Parigi, le trentatreesime dell’era moderna, tornate nella città della Senna esattamente a 100 anni dall’ultima volta che le ha ospitate. In calendario fino all’11 agosto, stanno non solo incantando il grande pubblico ma anche arricchendo i vincitori, in alcuni paesi più di altri. Basti pensare a Hong Kong, che premia chi conquista una medaglia d’oro con 768mila dollari, la cifra più elevata in assoluto. Al 5 agosto a intascare tale somma sono già due atlete, le schermitrici Vivian Kong e Cheung Ka Long. E gli altri?
Quanto vale una medaglia olimpica
Per capire quanto vale una medaglia olimpica, Forbes ha intercettato i comitati olimpici nazionali o i ministeri competenti sullo sport dei 206 paesi e territori in gara, evidenziando come ben 15 verseranno nelle tasche dei loro migliori atleti più di 100mila dollari. Al secondo posto dopo Hong Kong c’è Israele, che mette sul piatto 275mila dollari per un oro, 192mila dollari per un argento e 137mila per un bronzo. Sul podio anche la Serbia, dove un oro vale 218mila dollari. In più, gli atleti vincenti, indipendentemente dal colore della medaglia, ottengono una pensione nazionale mensile a partire dai 40 anni di età. Sarà il caso per esempio del tennista Novak Djokovic, che a 37 anni ha battuto Carlos Alcaraz in due set conquistando l’ultimo titolo che mancava alla sua bacheca.
Quanto guadagnano gli atleti italiani
Nella classifica dei paesi che premiano di più i loro atleti in occasione delle Olimpiadi c’è poi la Malesia, dove le “ricompense” oscillano dagli oltre 200mila dollari per una medaglia d’oro ad appena il 10% di questa cifra per un bronzo. Inoltre, anche in questo caso gli atleti hanno diritto a una pensione a vita, che varia dai circa 400 ai 1.100 dollari al mese. L’Italia fa invece capolino al quinto posto del ranking: ogni atleta azzurro che sale sul podio sulle note dell’inno nazionale incassa circa 196mila dollari per l’oro, 98mila per l’argento e 65mila per il bronzo, indipendentemente da se pratica uno sport individuale o di squadra. Nella top10 trovano spazio anche la Lituania (182mila dollari per una medaglia d’oro), la Moldavia (171mila dollari), la Lettonia (155mila dollari), l’Ungheria (154mila dollari) e la Bulgaria (139mila dollari).
I premi dei campioni americani
Stando a quanto ricostruito da Cnbc, ad assegnare premi a sei cifre ai propri atleti sono anche Singapore (745mila dollari per un oro), Indonesia (300mila dollari), Kazakistan (250mila dollari) e Spagna (102mila dollari). Diversamente da quanto si potrebbe immaginare, gli Stati Uniti sembrerebbero invece non ricompensare particolarmente i propri atleti: gli sportivi a stelle e strisce guadagnano infatti 37.500 dollari per una medaglia d’oro, 22.500 dollari per l’argento e 15mila dollari per un bronzo. C’è da dire che però il Comitato Olimpico Usa prevede anche sovvenzioni e benefit – tra cui l’assicurazione sanitaria – su una scala più ampia per gli atleti partecipanti. Tra l’altro, tra gli sportivi americani troviamo alcuni dei più ricchi al mondo. È il caso del cestista LeBron James, che lo scorso anno ha intascato 128,2 milioni di dollari portando il suo patrimonio oltre la soglia del miliardo e mezzo; ma anche della ginnasta Simone Biles, che secondo Forbes ha guadagnato 7,1 milioni di dollari soltanto nel 2023 principalmente attraverso sponsorship.