Accertamento tributario e concordato preventivo biennale: le novità per il 2024

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In questa nuova puntata di Chiedilo ai Talents, la rubrica di We Wealth dedicata all’approfondimento delle principali tematiche legate al mondo fiscal & legal e del wealth management, insieme ad Alberto Giorgi, Financial Services Head of Tax Controversy di EY Italia, abbiamo analizzato alcune delle principali novità introdotte con la Riforma fiscale.

Nel corso dei mesi passati sono entrati in vigore i primi decreti legislativi di attuazione della Legge Delega della Riforma fiscale, tra questi quello che riguarda l’accertamento tributario e il concordato preventivo biennale.

La data del 30 aprile scorso ha infatti segnato uno spartiacque nell’universo degli atti fiscali, con l’entrata in vigore delle nuove regole sull’accertamento tributario previste dal decreto legislativo numero 13 del 2024 (documento che contiene anche le regole per il nuovo concordato preventivo biennale).

Il decreto ha introdotto importanti cambiamenti nella procedura di accertamento con adesione. Con quale obiettivo e come è cambiata la procedura rispetto al passato? Quali sono i vantaggi per il contribuente nel partecipare all’accertamento tramite la procedura di adesione? E perché alcuni atti automatizzati sono stati esclusi dal contraddittorio preventivo? L’intervista ad Alberto Giorgi, Financial Services Head of Tax Controversy di EY Italia.

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