Nella prima seduta di Wall Street, dopo l’attentato a Donald Trump, la direzione dei Buoni del Tesoro Usa e delle azioni fa pensare a maggiori probabilità di vittoria finale per il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, anche se è ancora presto per affermarlo sulla base di nuove rilevazioni sulle intenzioni di voto.
Il Buono del Tesoro decennale ha mostrato un aumento dei rendimenti dal 4,186% al 4,244% nei primi minuti di scambi lunedì 15 luglio, mentre l’S&P 500 future indica un rialzo dello 0,41% lunedì. Trump è sopravvissuto con una leggera ferita all’orecchio destro durante un comizio elettorale, durante il quale è stato colpito da un colpo d’arma da fuoco. Sul suo sito ufficiale l’immagine del drammatico momento è già diventato un’icona, accompagnata a un nuovo slogan: “Fear not” (“Senza paura”).
Una reazione di mercato compatibile con maggiori chance per Trump
La vittoria di Trump, già considerata lo scenario più probabile dagli investitori prima dell’attentato di sabato 13 luglio, è considerata generalmente favorevole alle quotazioni di Borsa, grazie alla prospettiva di nuovi tagli sui redditi delle società, mentre l’ipotesi di una gestione più lasca del bilancio pubblico contribuisce a far crescere il rendimento dei titoli governativi a lunga scadenza.
La reazione di mercato, comunque contenuta, sembra indicare un rafforzamento delle probabilità di vittoria di Trump, più che una fuga dal rischio tipica delle fasi di tensione: l’oro, il più tipico bene rifugio, ha registrato una leggera flessione a 2.417,60 dollari l’oncia – un livello che rimane storicamente elevato e non lontano dal record di 2.454,20 dollari. La piattaforma di scommesse Predictit ha mostrato un deciso rialzo delle probabilità di vittoria di Trump fra il 13 e il 14 luglio, subito dopo il tentato assassinio.
Domenica tre nuovi sondaggi elettorali, i cui dati sono stati raccolti prima dell’attentato, hanno mostrato una battaglia ancora aperta fra Trump e il presidente in carica Joe Biden. Il sondaggio Fox News, l’emittente vicina ai repubblicani, ha rilevato un divario di un solo punto percentuale a favore di Trump (49-48), con un guadagno di tre punti rispetto alla rilevazione di metà giugno. Il sondaggio Nbc ha mostrato un divario favorevole a Trump di due punti, in continuità con il sondaggio di aprile (50-48), mentre la rilevazione Cbs, eseguita solo negli stati contendibili fra repubblicani e democratici hanno visto un vantaggio di due punti per Trump (50-48).
Questi risultati, sulla carta renderebbero ancora aperta la sfida – nonostante il dibattito tv fallimentare condotto da Biden lo scorso 27 giugno.
Attentato, gli analisti dubitano in un impatto a lungo termine
La gran parte degli analisti non crede che, nonostante la gravità politica dell’evento, il tentato assassinio di Donald Trump possa avere un impatto persistente sui mercati e sulle chance di vittoria del candidato repubblicano.
“Il presidente Reagan ha visto un immediato aumento della sua popolarità dopo il tentativo di assassinio nel 1981, anche se l’aumento del sostegno si è affievolito entro tre mesi dall’incidente”, ha ricordato Ubs in una house view pubblicata lunedì mattina, “per ora, alla vigilia della Convention Nazionale Repubblicana, lasciamo invariate le [nostre] probabilità di scenario elettorale”. La riunione del partito, che si svolge a Milwaukee (Wisconsin) in una tre giorni a partire dal 15 luglio: al termine della riunione Trump verrà ufficialmente indicato come il candidato repubblicano per le elezioni presidenziali del prossimo novembre.
“La convention repubblicana sarebbe già stata sotto i riflettori questa settimana” e le conseguenze dell’attentato a Trump, “amplificheranno l’attenzione sull’evento. Detto questo, le elezioni vere e proprie sono ancora quasi a quattro mesi di distanza e molto può succedere da qui ad allora”, ha dichiarato a Marketwatch, Keith Lerner, co-cio di Truist Wealth, “ci aspettiamo che i fattori più significativi per il mercato a breve termine continueranno probabilmente a essere la tendenza della crescita economica, l’inflazione e gli utili aziendali”.
“Gli investitori non dovrebbero fare grandi cambiamenti di portafoglio in risposta agli sviluppi della campagna o in previsione di un particolare risultato elettorale, e questo vale anche in questo caso”, hanno proseguito gli analisti di Ubs commentando le ripercussioni del tentato assassinio di Trump. Chi volesse ridurre i rischi sull’azionario americano potrebbe limitare l’esposizione su alcuni settori particolarmente sensibili all’esito elettorale, si legge nella nota, in particolare “il settore dei beni di consumo discrezionali, che probabilmente soffrirebbe per tariffe di importazione più elevate”.