Il ministero dell’Economia ha annunciato le nuove emissioni di Btp a medio e lungo termine: si tratta di cinque titoli che tornano in asta, con vite residue comprese fra i 3 e i 19 anni. Il controvalore in asta, al netto delle aste supplementari, potrà raggiungere gli 8,5 miliardi di euro.
Per prenotare l’acquisto dei Btp c’è tempo fino al 10 luglio: sarà possibile farlo presso il proprio home banking abilitato alle funzionalità di trading, oppure tramite sportelli postali o bancari.
Per quanto riguarda i rendimenti va ricordato che la cedola annua non corrisponde al rendimento effettivo del titolo acquistato direttamente presso il Tesoro, che sarà determinato anche dal prezzo di aggiudicazione (che potrebbe essere superiore o inferiore al capitale rimborsato a scadenza).
Tipologia titolo | Vita residua in corso di em | Codice ISIN | Tranche | Emissione | Scadenza | Importo Min. offerto (mln. €) | Importo Max. offerto (mln. €) | Cedola |
BTP 3 Anni | 3 anni | IT0005599904 | 3ª | 17/06/2024 | 15/07/2027 | 1.750 | 2.000 | 3,45% |
BTP 5 Anni | in corso di em | IT0005484552 | 11ª | 01/03/2022 | 01/04/2027 | 1.250 | 1.500 | 1,10% |
BTP 7 Anni | 7 anni | IT0005595803 | 5ª | 15/05/2024 | 15/07/2031 | 1.750 | 2.000 | 3,45% |
BTP 10 Anni | in corso di em | IT0005422891 | 16ª | 01/10/2020 | 01/04/2031 | 1.000 | 1.250 | 0,90% |
BTP 20 Anni | in corso di em | IT0005530032 | 8ª | 01/09/2022 | 01/09/2043 | 1.500 | 1.750 | 4,45% |
Btp, a quali condizioni è utile investire
I Btp hanno un particolare appeal sui risparmiatori italiani, anche grazie al loro trattamento fiscale vantaggioso. Con una tassazione sui rendimenti al 12,5%, rispetto al 26% applicato alla maggior parte degli altri investimenti, i Btp partono infatti in una posizione di vantaggio.
Questi titoli di Stato, emessi con scadenze di medio e lungo termine, richiedono tuttavia una strategia di investimento attenta. Gli esperti consigliano di allineare le scadenze dei Btp con i propri obiettivi finanziari personali. Questo approccio permette di pianificare il rientro del capitale investito in concomitanza con eventuali esigenze finanziarie future, come spese familiari importanti o progetti di vita.
Va ricordato che la vendita anticipata di un Btp, ossia prima della sua scadenza naturale, espone l’investitore alle fluttuazioni del mercato. Il prezzo di vendita potrebbe risultare superiore o inferiore al capitale inizialmente investito, introducendo un elemento di incertezza. D’altra parte, mantenere il Btp fino alla scadenza garantisce il rimborso del capitale nominale, eliminando il rischio di mercato.
In quest’ultimo caso resta da considerare il rischio di credito, ossia che lo Stato italiano possa rivelarsi non in grado di restuire il capitale. Sebbene remota, esiste la possibilità teorica di un default dello Stato emittente. Gli investitori dovrebbero quindi considerare i Btp come parte di un portafoglio diversificato, valutando attentamente il proprio profilo di rischio e consultando, se necessario, un consulente finanziario qualificato per ottimizzare la propria strategia d’investimento.