- L’87% degli italiani prevede di andare in vacanza almeno una volta quest’estate, generando una spesa turistica di oltre 43 miliardi di euro (+4% rispetto allo scorso anno)
- Il 66% dei clienti di Gimme5 inizia ad accantonare in vista delle ferie estive almeno sei mesi prima, con un 26% che inizia almeno 12 mesi prima
C’è chi è in vacanza, chi conta i giorni in attesa delle ferie e chi ricorre al last minute per una fuga all’ultimo secondo. Qualsiasi sia la situazione specifica, l’87% dei cittadini e delle cittadine italiane farà i bagagli almeno una volta entro settembre, muovendo oltre 43 miliardi di euro (una cifra in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Il tutto mentre i prezzi dei servizi turistici risultano in aumento del +3,5% sul 2023, con picchi del +8,2% per i trasporti e del +6% per le strutture ricettive. Per limitare i costi, una strada è muoversi in anticipo, prenotando tra i 3 e i 6 mesi prima della data di partenza e iniziare a risparmiare ancora prima.
Quando iniziare a risparmiare per le vacanze
Secondo un’analisi di Gimme5, il 66% dei suoi clienti inizia ad accantonare in vista delle vacanze almeno sei mesi prima, con un 26% che inizia almeno 12 mesi prima. Mediamente, si parla di un risparmio di 1.765 euro. Più precisamente, il 38% risparmia oltre i 1.500 euro, il 35% tra i 500 euro e i 1.500 euro e solo il 27% meno di 500 euro. L’analisi generazionale mostra come si viaggi a ogni età, ma più si va avanti con gli anni più si è disposti a spendere per partire: per la Generazione Z (nati a cavallo del nuovo secolo) si parla di 1.500 euro, passando per i 1.800 euro dei millennial (nati tra l’inizio degli anni ottanta e la metà degli anni novanta) per arrivare ai 4.100 euro dei boomer (nati tra il 1946 e il 1964) e i 4.900 euro della Generazione X (nati tra il 1965 e il 1980).
Come investire in vista del prossimo viaggio
Fatte queste premesse, supponiamo di aver già accantonato la cifra che si è disposti a spendere per la prossima vacanza, pianificata per il mese di maggio del 2025. Potrebbe sembrare prematuro ragionare su un orizzonte temporale di questo tipo, ma non è così. “Dobbiamo tenere conto che la Commissione europea prevede per l’Italia un’inflazione su base annua dell’1,9%, in leggera crescita rispetto a quella dello stesso mese del 2024 (+1,6%)”, spiega infatti a We Wealth Giuseppe Codazzi, project manager di Gimme5. “È dunque importante proteggere il proprio capitale dall’erosione di questo fenomeno inflattivo”.
Per chiarire questo concetto, We Wealth ha chiesto a Gimme5 di elaborare una simulazione, prendendo in considerazione due profili: un giovane della Gen Z che ha accantonato 1.500 euro in vista del prossimo viaggio e un adulto della Gen X con un “tesoretto” di 5mila euro. Come si evince dalla tabella sottostante, lasciando i soldi sul conto, il primo vedrebbe con ogni probabilità il suo potere d’acquisto diminuito intorno ai 1.474 euro. Per un risparmiatore della Gen X che abbia accantonato un budget maggiore, ipotizziamo appunto 5mila euro, l’erosione del capitale sarà in valore assoluto ancora più alta (circa 86 euro) portando così il potere d’acquisto stimato a 4.914 euro.
“Cosa fare allora? Per orizzonti temporali così brevi, di 12 mesi, bisogna optare per strategie conservative e a basso rischio (40% governativo e 60% obbligazionario ci sembra una strategia allineata) che hanno proprio come primo obiettivo quello di proteggere i nostri risparmi dall’inflazione”, suggerisce Codazzi. Grazie a questo tipo di investimento, il giovane Gen Z potrebbe raggiungere a maggio 2025 circa 1.522 euro, con un guadagno intorno al 3,3% rispetto a lasciare i soldi fermi sul conto corrente; per quanto riguarda invece il viaggiatore delle Gen X, potrebbe raggiungere i 5.073 euro, circa 159 euro in più rispetto a non investire i soldi risparmiati.