Vino rosso ghiacciato, lattine di vino, ghiaccioli negli spumanti, vini de-alcolati… da qualche tempo spuntano quotidianamente delle nuove iniziative per cercare di fare apprezzare alle giovani generazioni questa nobile bevanda plurimillenaria.
Le idee più strampalate di tipo marketing
Le idee più strampalate si sviluppano in due direzioni: la prima che definirei di tipo marketing indirizza verso un consumo più “easy” di questo prodotto che purtroppo effettivamente nel passato è stato troppo spesso volontariamente isolato dagli “esperti del settore” con una complessa terminologia criptica. Con la legge del contrappasso oggi ci si orienta verso delle pratiche piuttosto bizzarre, ma che probabilmente bene si adeguano ai cosiddetti produttori di vini industriali.
Vino e nuove generazioni: un rosso da servire freddo?
Solo per fare un esempio, è stato presentato al Vinitaly un vino rosso Primitivo da bere ad una temperatura tra 8 e 10 gradi. Sarà curioso capire di quanto si potrà godere di questo vino ad una tale temperatura generalmente idonea per gli spumanti di scarsa qualità. Ma il marketing qui è tutto e oltre al fatto che l’etichetta cambia colore con l’abbassamento del freddo, il vino viene presentato con soli 12,5 gradi alcolici, seguendo la tendenza attuale di abbassare la gradazione, anche se mi fa piacere ricordare che quel che conta è l’equilibrio tra alcol e acidi molto più che il grado alcolico di per sé.
Le idee più strampalate di tipo tecnico
La seconda linea, più tecnica, segue proprio quest’aspetto del voler diminuire il grado alcolico ed ecco quindi che sono nati i vini de alcolati. Un tempo, il grado alcolico minimo era quello che permetteva, in Francia per lo meno, di chiamare vino un vino.
Per le nuove generazioni, vino vero o soft drinks?
Oggi con dei processi complicati (che tra l’altro utilizzano grandi quantità di acqua) si vuole proporre come vino una bevanda dolciastra ed insipida che nulla ha a che vedere con i meravigliosi cru che vengono prodotti in Europa, in primis in Francia ed in Italia. Esiste già la categoria dei soft drinks nella quale metterei questi nuovi prodotti che probabilmente hanno anche un mercato, ma di vino non si tratta. Da 7000 anni il vino, quello vero, porta agli uomini quella leggera euforia che lo rende un nettare degli dèi.
Vini bianchi ed equilibrati per rispondere alle nuove generazioni
Possiamo diversamente sostenere le tendenze attuali delle nuove generazioni proponendo più abbinamenti con i vini bianchi e con vini equilibrati, fini ed eleganti. L’importante è trasmettere la passione e la conoscenza per i nostri grandi vini, così da vincere questa importante sfida che è di tramandare l’eritaggio culturale che abbiamo ricevuto dai nostri antenati. E cosa più del vino è simbolo della nostra cultura latina?
Articolo pubblicato sul numero 68 del magazine We Wealth