Tensioni geopolitiche e protezionismo: alle imprese serve una guida
Tensioni geopolitiche e passi indietro negli scambi commerciali, un’inflazione che non scende velocemente come desiderato e tassi d’interesse alti più a lungo. Il quadro economico non è facile per le aziende, alle prese con le sfide di sempre: produttività e competitività. Una realtà in cui gli imprenditori si trovano spesso spaesati e hanno necessità di una guida. Un ruolo che viene attribuito sempre più spesso ai consulenti finanziari, anche nel caso di Banca Generali, terza realtà nel private banking in Italia con circa 93 miliardi di masse, che ha nel suo patrimonio di clienti molti imprenditori, circa 15mila.
Con loro i banker si confrontano ogni giorno, non solo sui temi dei mercati, ma anche su quelli d’impresa. “Il consulente finanziario negli anni si è evoluto: non si focalizza più solo sul patrimonio finanziario, ma su tutto il patrimonio dei clienti: finanziario, d’impresa e immobiliare. E lo fa in un’ottica dinastica e generazionale. I nostri banker sono interlocutori privilegiati per le famiglie imprenditoriali, su temi come competitività, crescita e passaggio generazionale”, spiega Stefano Lenti, responsabile area consulenti di Banca Generali. Negli ultimi due anni, Banca Generali ha accompagnato oltre 600 aziende in un percorso di valorizzazione del patrimonio d’impresa, ma non vuole fermarsi. “Vogliamo continuare ad estendere i servizi alle pmi per rispondere alle esigenze della transizione ecologica e di- gitale. Le imprese chiedono di essere affiancate da professionisti dell’innovazione tecnologica e delle best practice di governance e sostenibilità, per rendersi ancora più competitive sul mercato”, aggiunge Lenti.
Leandro Bovo, Banca Generali: nuovo ruolo per i clienti imprenditori
Per sviluppare sempre di più questi servizi di advisory e portarli sempre più vicino ai clienti imprenditori, Banca Generali ha affidato al sales manager strategico Leandro Bovo (già responsabile d’area per il Nord-Est, Lombardia e Romagna), un nuovo ruolo, con un focus sulle attività strategiche della banca e la carica di head of wealth & international advisory network development. “Innovazione, sostenibilità, project financing, perfezionamento della governance, accesso ai mercati dei capitali, sono tutti i temi su cui gli imprenditori potranno contare su di noi in qualità di advisor. I team specializzati affiancano gli imprenditori, offrendo la loro expertise nelle operazioni di finanza straordinaria o nella gestione del debito corporate”, spiega Bovo, che si occuperà anche dell’attività di International Advisory con focus sul Booking Center Bg Suisse.
BG4Future, Banca Generali collabora con le migliori università
In un’ottica di confronto con le best-practice, Banca Generali ha stretto collaborazioni con le migliori università e società di consulenza finanziaria. Una vasta rete di conoscenza e competenze: da Milano-Bicocca, con cui è attivo l’Osservatorio O-Fire, all’Osservatorio Private Banking con Liuc-Università Cattaneo fino a Sda Bocconi, con cui è attivo il Corporate Governance Lab.
Tra le collaborazioni con società di consulenza finanziaria ci sono realtà come Ir Top Consulting, per i servizi di advisory sui percorsi legati alla sostenibilità, un tema cruciale se si pensa che 7.000 aziende dovranno compilare per la prima volta un bilancio di sostenibilità nei prossimi due anni.
Il supporto di Banca Generali agli imprenditori coinvolge un altro tema, che sarà tra i più caldi dei prossimi anni: il passaggio generazionale.
Secondo i dati Aipb, nei prossimi cinque anni passeranno di mano 180 miliardi di ricchezza e nei prossimi 10, più di 300 miliardi. Un percorso reso più complesso dai cambiamenti nella struttura delle famiglie, che richiedono di istituire un dialogo, conciliando bisogni diversi con l’obiettivo di conservare e proteggere al meglio il valore del patrimonio familiare in un’ottica dinastica. Le imprese a conduzione familiare si trovano di fronte al più grande passaggio generazionale di sempre”, spiega Bovo.
“Il progetto BG4Future è nato per questo, e vuole assicurare che la relazione con le famiglie clienti abbia una continuità nel tempo. Continuità che è fondamentale per supportare la crescita sostenibile delle aziende”.
“Tutto questo lavoro ovviamente ha origine nel rapporto di fiducia che i banker hanno con i clienti e che si costruisce sul territorio, con una presenza forte e capillare, stando il più possibile vicini agli imprenditori e alle loro famiglie”, conclude Bovo.
Articolo tratto da We Wealth Magazine n. 68. Qui per abbonarsi.