Entro il 2028, Cnp Vita Assicura prevede un incremento del 13% del capitale umano e dieci nuovi accordi accordi distributivi
La nuova direzione strategica accrescerà il peso delle polizze vita di ramo III, portando il rapporto fra queste ultime e le gestioni separate dal 27% al 50% entro il 2033.
“Ogni nuvola ha il suo raggio di sole” e un po’ di luce è già spuntata, alla fine di un 2023 di burrasca per le assicurazioni italiane. Marco Passafiume Alfieri, a circa 100 giorni dalla nomina ad amministratore delegato di Cnp Vita Assicura, presenta il nuovo piano strategico della compagnia tricolore del gruppo francese Cnp Assurances: e la rotta tracciata guarda oltre i forti deflussi che hanno colpito il settore. “L’obiettivo è essere un assicuratore completo e supportare tutti i distributori delle polizze”, dice Passafiume Alfieri in un incontro con la stampa nella nuova sede di via Arbe a Milano, sottolineando il tradizionale focus di Cnp sulle assicurazioni vita, comprese quelle di protezione tipiche del canale bancassurance.
Dieci nuovi accordi distribuitivi entro il 2028
Nell’orizzonte del piano strategico decennale si prevede l’espansione della rete distributiva, con una particolare attenzione ai nuovi canali digitali, già battuti con gli accordi stretti con Widiba e Moneyfarm. L’espansione dei canali distributivi, precisa Passafiume Alfieri, è la chiave che consentirà a Cnp Vita Assicura di crescere a un tasso composto dell’8% in termini di nuova produzione e versamenti aggiuntivi, oltre la media prevista dal mercato.
Entro il 2028, Cnp Vita Assicura prevede un incremento del 13% del capitale umano e dieci nuovi accordi accordi distributivi, su cui la società sarebbe già a buon punto nella fase di definizione.
Oggi Cnp Vita Assicura è il quinto player italiano del settore e vede in FinecoBank il suo principale canale distributivo in termini di volumi.
Anche i canali delle Sim e dei family office “sono benvenuti” per la crescita presso i consulenti di alta gamma, con un’offerta dedicata di servizi, in particolare l’accesso ai prodotti di diritto lussemburghese.
Polizze vita, le novità sui prodotti di Cnp Vita
Anche i prodotti, però, si adegueranno a nuove tendenze di mercato: “Vogliamo offrire strumenti per fare una consulenza finanziaria evoluta”, dichiara l’ad, “non solo polizze tradizionalmente finanziaria, ma dotate anche di una componente di assicurazione”.
La composizione dell’offerta di Cnp Vita in passato aveva privilegiato le polizze di ramo I e multiramo, ma la nuova direzione strategica punta a ad accrescere il peso delle ramo III unit linked, portando il rapporto fra queste ultime e le gestioni separate dal 27% al 50% entro 2033.
Dopo l’esperienza dello scorso anno si prevede di aggiornare in senso più restrittivo le penali sulle polizze di ramo I, per favorire la loro corretta interpretazione come strumenti d’investimento di lungo periodo: “Non deve essere interpretata come una gabella per far restare investito il cliente, quello che noi vogliamo sottolineare è la differenza fra ramo I e ramo III”, risponde il chief commercial officer, Paolo Fumo, “nel ramo I è necessario prevedere una permanenza dell’investimento nel tempo, per cui vediamo la necessità di mettere penalità non eccessive, ma che servano a “far riflettere il cliente sulla scelta di investimento”. Nelle ramo III, invece, la visione è “più opportunistica” e sotto questa luce “siamo disponibili a modificare le penali, perché effettivamente le unit-linked ne hanno meno bisogno”, aggiunge Fumo.
Anche gli Etf si faranno strada nei sottostanti delle polizze di ramo III, per venire incontro a una domanda sempre più attenta il tema dei costi: “Qualcosa è stato già fatto con una polizza multiramo sviluppata in partnership con Vanguard”, al secondo posto fra i colossi del mercato degli Etf a livello globale.
Nel 2024 Cnp Vita Assicura lavorerà per incoraggiare una corretta diversificazione, offrendo prodotti che, senza eludere troppo il punto, daranno agli italiani alternative di investimento al Btp – che l’anno scorso è entrato in forte concorrenza con i prodotti assicurativi.
Cnp Vita, le lezioni del 2023
A far sorridere il settore assicurativo, da questo punto di vista, è la prospettiva che nel 2024 proseguirà la tendenza al ribasso dei rendimenti delle obbligazioni – che già ha contribuito a far riprendere flussi positivi di Cnp a dicembre. L’altro motivo di ottimismo, secondo Passafiume Alfieri, è che la vicenda Eurovita potrebbe stimolare una scelta più mirata degli attori assicurativi da parte dei clienti, che potrebbero privilegiare quelli più solidi. Da questo punto di vista, è stato sottolineato come Cnp Assurance, a livello di capogruppo, sia a sua volta controllata interamente da Banque postale e, dunque, nell’orbita dello Stato francese. “Mai come nel 2023 abbiamo valorizzato l’appartenenza a un grande gruppo”, afferma l’ad, “che ha sostenuto la compagnia in un contesto di mercato difficile”.
Fra le parole chiave del piano di Cnp Vita Assicura, complici le turbolenze dello scorso anno, c’è anche “desensibilizzazione”; un concetto che va inteso come la “gestione della compagnia” in grado ripararla da “situazioni imprevedibili di mercato”. Nello specifico, spiega Passafiume Alfieri, ci sarà in futuro un maggiore utilizzo degli “strumenti per la copertura del rischio di tasso, una revisione della asset allocation delle riserve” nell’ottica di “una gestione attenta degli investimenti”. Segno che la crisi attraversata dalle assicurazioni nel 2023, lascerà sul settore trasformazioni che, alla fine, potranno consolidare quella che rimane la sua migliore leva: la reputazione di sicurezza.