A risentire maggiormente, degli effetti della pandemia, sarebbero state le assicurazioni che lavorano nel settore vita, il cui solvency ratio si sarebbe ridotto, in media, di circa 25 punti
Ma non solo, senza l’applicazione del volatility adjustment (Va) il calo medio del solvency ratio delle compagnie vita sarebbe stato, nel I trimestre 2020, di 50 punti
Secondo gli analisti, senza l’applicazione del volatility adjustment (Va) il calo medio del solvency ratio delle compagnie vita sarebbe stato, nel I trimestre 2020, di 50 punti, ben superiore ai dati. Il range di riduzione stimato per le imprese danni è invece compreso tra -10% e -35%.
Il punto della settimana, fatto dall’Ania, sottolinea inoltre come per quanto riguarda le caratteristiche dei prodotti offerti, i paesi con livelli di garanzie più elevati hanno registrato un maggiore peggioramento del proprio solvency ratio. Hanno però beneficiato dalla capacità di assorbimento delle riserve tecniche. L’asset allocation, infine, ha influito sull’evoluzione degli indicatori di solvibilità delle compagnie sia attraverso un effetto diretto sul valore dei fondi propri, penalizzando i paesi con una maggiore esposizione agli investimenti azionari sia tramite il volatility adjustment. Tuttavia, il Va avrebbe consentito ad alcuni assicuratori olandesi di registrare un aumento del proprio solvency ratio nel I trimestre del 2020 grazie alla differente allocazione di portafoglio rispetto al portafoglio medio europeo su cui si basa il calcolo del Va.
L’Ania sottolinea anche come il calo del valore dei titoli azionari, dei tassi di interesse privi di rischio più bassi o negativi e gli spread creditizi più ampi creano infatti rischi di scostamenti tra attivo e passivo (Alm). L’eccezionale volatilità dei mercati ha avuto effetti anche in termini di gestione della liquidità. Gli effetti sono infatti stati sia diretti (derivanti dai margini più elevati richiesti per le operazioni sui mercati dei derivati e dal possibile aumento dei riscatti per i prodotti vita di tipo linked, quando una parte delle attività investite è illiquida) sia indiretti come effetto di un significativo calo della nuova produzione. “Data la rilevanza del tema in un’ottica di prevenzione, nell’eventualità di uno scenario di intensificazione della recessione globale, la gestione del rischio di liquidità da parte degli asset manager e degli assicuratori rientra anche tra le cinque aree di priorità individuate dall’Esrb” (European Systemic Risk Board), sottolinea l’analisi sulla solvency.