La classe media di paesi come la Cina e l’India sta crescendo molto rapidamente e sta riuscendo a mettere da parte una grossa somma di ricchezza
La zona asiatica sarà l’area dove cresceranno maggiormente i miliardari. L’Europa avrà un segno più ma sarà molto più debole
E dunque come mai in queste aree? Uno dei motivi più lampanti è lo sviluppo crescente che stanno avendo queste zone. La classe media è in rapida ascesa e l’accumulazione di ricchezza è molto più facile. In Cina per esempio è prevista, tra 10 anni, una variazione in termini di aumento di individui ad alto reddito del 136%. L’India addirittura supera il dragone registrando un +238%. E gli Emirati Arabi un +157%. Dati che non devono stupire se si pensa che l’equilibrio economico-finanziario si sposterà proprio nell’area asiatica e Cina e India saranno i protagonisti indiscussi sulla scena globale. In crescita però anche gli Usa (+67%), il Canada (+55%). I paesi dell’Europa registreranno anche loro nei prossimi 10 anni degli incrementi, ma in misura ridotta rispetto a l’area orientale. E dunque l’Italia registrerà un +18%, la Francia un +30% la Spagna un +20%, il Regno Unito un +37% e l’Irlanda un +52%.
Fonte: VisualCapitalist
Facendo un salto ai giorni nostri si può notare come il primato per numero di paperoni sia tutto a stelle e strisce con gli Usa al primo posto (240.575). Si è registrato, rispetto all’anno passato un aumento dei soggetti ad alto redditi del 5,9%. Al secondo posto troviamo la Cina con 61.587 paperoni e una crescita del 14,7%. Al terzo posto la Germania con 23.078 e una variazione percentuale dello 0,8%. L’Italia si posiziona al settimo posto con 10.701 ricchi, seguita dal Canada (9325) e dalla Russia (8924). A chiude la Top10 dei paesi dove ci sono più miliardari al mondo è la ricca Svizzera che conta solo 8.395 soggetti ad alto reddito.
Il coronavirus sta però cambiano molto le carte in tavola. C’è da dire che i più ricchi hanno sempre la possibilità di cadere in piedi. Ma questo potrebbe anche andare ad aumentare sempre di più il divario tra gli individui ad alto reddito e una classe media, che nei paesi sviluppati, è sempre più debole.