Dal 3 gennaio, il titolo Apple ha registrato una crescita del 50%, portando la sua capitalizzazione di mercato ad aumentare di oltre 1 trilione di dollari.
Apple ha riacquistato azioni proprie per un valore di 488 miliardi di dollari, molto di più di quanto abbia fatto qualsiasi altra società.
La tecnologia continua a dominare la scena sui mercati ed Apple si prepara a nuovi record. Questo titolo come le altre Big Tech continuano a rappresentare investimenti “difensivi” grazie alla solidità dei loro bilanci e alle prospettive di crescita. Ma durerà questo rally? E come è possibile cavalcarlo? È il caso di temere il calo nel settore dei Macbook e degli iPhone o puntare tutto sul fatto che Cupertino possa crescere ancora con le sue unità per la realtà virtuale, aprendo così una nuova categoria di prodotti che mancava dal 2016?
Il trend
Dal 3 gennaio, il titolo Apple ha registrato una crescita del 50%, portando la sua capitalizzazione di mercato ad aumentare di oltre 1 trilione di dollari. La capitalizzazione complessiva della società si attesta ora intorno a 3 trilioni di dollari, un record unico. Per capitalizzazione di mercato, Apple è seguita da Microsoft che vale 2,5 trilioni di dollari, mentre Alphabet è scesa a 1,93 trilioni.
Il merito va anche ai piani di buy-back: Apple ha riacquistato azioni proprie per un valore di 488 miliardi di dollari, molto di più di quanto abbia fatto qualsiasi altra società. Apple ha pubblicato gli utili trimestrali il 4 maggio, i quali hanno ampiamente superato le stime di mercato, grazie soprattutto all’aumento delle vendite di iPhone. In un contesto macroeconomico difficile, i ricavi sugli iPhone sono aumentati dell’1,5% su base annua, facendo salire le azioni Apple ai massimi livelli da oltre un anno. L’azienda ha inoltre avviato diverse misure di riduzione dei costi, tra cui il blocco delle assunzioni per alcune divisioni, la riduzione dei budget di viaggio e il ritardo del lancio di nuovi prodotti.
Come va il settore
“Sebbene la redditività migliori per alcune delle società del settore tecnologico, un’area di preoccupazione è che vi siano pochi segnali di forte crescita dei ricavi. I margini di profitto sono superiori alle aspettative, in quanto tutte le società, all’improvviso, sono diventante più attente ai loro costi” spiega Capital Group spiegando che “gli investitori reagiscono positivamente alle società che proteggono la loro redditività, trattandosi di una strategia ragionevole in un contesto di tassi d’interesse elevati. Ma la ragione del rialzo delle azioni non è una notevole crescita organica delle vendite. È inoltre possibile che il contesto economico possa peggiorare nei mesi a venire se gli Stati Uniti entreranno in recessione o se l’impasse sul tetto del debito USA dovesse peggiorare, potendo causare un’insolvenza catastrofica”. Insomma il settore è sui massimi e un’ulteriore scommessa è possibile ma onerosa e non priva di rischi.
Tra gli aspetti che potrebbero spingere il settore ci sono:
1-La modifica delle prospettive dei tassi d’interesse che potrebbero non aumentare dando slancio agli asset a duration lunga, compresi molti titoli tecnologici
2-L’ascesa dei sistemi di intelligenza artificiale (IA), come il famoso ChatGPT, è un altro fattore che alimenta l’entusiasmo per il settore tecnologico.
3-I margini di profitto in miglioramento. In alcuni casi, gli obiettivi strategici stanno cambiando.
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