L’Italia è il secondo mercato europeo nell’ambito Eltif
Gli Eltif offrono ai clienti privati e ai clienti mass affluent, cioè ai clienti del segmento superiore del mercato di massa, l’opportunità di investire in investimenti alternativi con importi minimi relativamente bassi, a partire da 10.000 euro
Gli Eltif offrono agli investitori un veicolo regolamentato per investire nei mercati privati con investimenti minimi inferiori a 100.000 euro. Dopo un lancio lento, il mercato degli Eltif sembra aver conquistato terreno, attirando l’attenzione di molti investitori e del legislatore europeo, che prevede di introdurre modifiche normative volte a semplificare l’accesso al mercato e rafforzare garanzie e tutele.
Eltif: i volumi del mercato
Il mercato degli Eltif, i fondi di investimento europei a lungo termine, sta conoscendo un periodo particolarmente positivo. Secondo alcune stime (si tratta di uno studio condotto da Scope Ratings) sono quasi quattro i miliardi di euro aggiuntivi confluiti lo scorso anno in questi prodotti, con un volume di mercato complessivo pari a circa 11,3 miliardi di euro.
I volumi più elevati si registrano nell’ambito degli Eltif su private equity, infrastrutture e private debt. In particolare, gli Eltif sulle infrastrutture hanno volumi più elevati in quanto in prevalenza destinati ad investitori istituzionali.
Ma il momento è molto positivo anche per gli investitori privati. Con un capitale collocato pari a 2,5 miliardi di euro nel 2022, i prodotti distribuiti hanno registrato un allargamento della quota di mercato, che è passata dal 54% al 60%.
L’Italia è il mercato più ampio
Come messo in evidenza dall’analisi condotta da Scope Ratings:
- la Francia è il maggior mercato (raggiunge un totale di circa 3,8 miliardi di euro), caratterizzato da un aumento dei volumi destinati a investitori privati sotto forma di polizze vita unit-linked
- la Germania è un mercato stabile che, pur non avendo registrato particolari sviluppi nel 2022, è in procinto di lanciare nuovi prodotti destinati a fondazioni, family office e broker
- l’Italia è, invece, il mercato più grande per la distribuzione a clienti privati. Infatti, circa il 95% dei 2,6 miliardi di euro totali è costituito da prodotti venduti a clientela privata.
Gli sgravi fiscali continuano ad avere un effetto positivo sulla distribuzione degli Eltif, in particolare in Italia. Gli incentivi fiscali, infatti, si sono dimostrati ottimi strumenti per stimolare investimenti da parte della clientela privata e, magari, coinvolgerla nel processo di trasformazione dell’economia europea verso un modello a zero impatto climatico.
Quanto, nello specifico, all’Italia, il territorio italiano si stima essere il secondo mercato Eltif in Europa.
La domanda di Eltif continua a essere dominata da investitori privati con vendite medie per cliente relativamente piccole, inferiori a 100.000 euro.
Come evidenziato da Scope Ratings, i principali fattori trainanti continuano a essere gli incentivi fiscali per i prodotti che investono nell’economia italiana o in innovazioni.
Con i cosiddetti Pir (Piani Individuali di Risparmio), i privati residenti in Italia beneficiano dell’esenzione dall’imposta sulle plusvalenze (normalmente del 26%) e dall’imposta di successione, a condizione che venga rispettato un periodo di detenzione minimo di cinque anni. Un investitore può beneficiare di vantaggi fiscali fino a 30.000 euro all’anno e fino a un massimo di 150.000 euro in totale.
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Cosa sono gli Eltif
Nel 2015 l’Unione europea ha creato i Fondi europei di investimento a lungo termine (ELTIF) per consentire investimenti a lungo termine in attività “illiquide” del mercato privato, ovvero in proprietà di investimento non quotate. Tra le altre cose, sperava che ciò avrebbe dato nuovo impulso ai progetti infrastrutturali consentendo agli investitori privati di finanziarli.
Gli Eltif offrono ai clienti privati e ai clienti mass affluent, cioè ai clienti del segmento superiore del mercato di massa, l’opportunità di investire in investimenti alternativi con importi minimi relativamente bassi, a partire da 10.000 euro. Un altro vantaggio significativo degli Eltif è la possibilità di una distribuzione paneuropea, che va di pari passo con un’impostazione efficiente in termini di costi per i clienti.
Buone nuove sul piano regolamentare
L’Unione europea è particolarmente interessata ad aumentare l’attrattiva degli investitori verso gli Eltif.
A tal riguardo, dopo i negoziati tra il Consiglio europeo, la Commissione europea e il Parlamento europeo, il 15 febbraio 2023 è stata approvata la riforma del regime Eltif.
Il regolamento Eltif, presenta, tra le altre, le seguenti novità:
- l’investimento minimo in “elgible assets” è ridotto dal 70% al 55%, mentre l’investimento massimo in attività liquide (secondo gli OICVM) è aumentato dal 30% al 45%.
- l’investimento in immobili viene notevolmente semplificato; non è più necessario un beneficio sociale o economico concreto. Inoltre, sono possibili investimenti in green bond e FinTech, anche se non sono ancora consentiti gli investimenti in società finanziarie con più di cinque anni
- per gli investitori professionali saranno introdotte specifiche meno rigide
- sarà possibile effettuare investimenti in fondi target, in modo che gli Eltif possano essere concepiti come fondi di fondi.