Le energie rinnovabili e l’efficienza energetica rappresentano gli ambiti di focalizzazione degli investimenti effettuati negli ultimi 12 mesi,
Nei primi sei mesi di quest’anno si è registrato un +37% dei progetti in MW
La transizione verso un’economia eco-sostenibile a basse emissioni di carbonio richiede trasformazioni fondamentali nella tecnologia, nell’industria, nella finanza e nella società nel suo complesso. Un processo che si realizzerà nei prossimi anni grazie a una incredibile dote di investimenti che farà del settore dell’energia una grande opportunità di investimento. Dire energia oggi vuole dire molte cose. Lo sapevi che gli sviluppi energetici sono molteplici e i settori interessati tantissimi? Puoi dunque diversificare il tuo investimento all’interno dello stesso settore vincente.
Focus investimenti
Come emerge dall’EY Infrastructure Barometer, gli investimenti nel settore energia si confermano la componente più rilevante (45% degli investimenti degli ultimi 12 mesi) per gli imprenditori e le imprese italiane. Le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, in particolare, rappresentano gli ambiti di focalizzazione degli investimenti effettuati negli ultimi 12 mesi, ma sono anche le priorità di investimento individuate per i prossimi. Con una crescente attenzione alla sostenibilità e alle applicazioni tecnologiche.
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Il mercato italiano
Il potenziale del mercato italiano dell’energia rinnovabile al 2030 è enorme. Nel 2023 il trend si è consolidato: nei primi sei mesi di quest’anno si è registrato un +37% dei progetti in MW, rispetto allo stesso periodo di un anno prima e addirittura +72% per quelli di storage. Secondo l’Italian Renewables Investment Forum 2023, l’anno scorso con quasi 41 miliardi di euro si è parlato di punto di svolta per gli investimenti, anche sulla scia delle opportunità del PNRR. Gli ultimi anni hanno cambiato il contesto globale condizionando il nostro Paese tra opportunità, ma anche numerose incertezze normative e di mercato.
I settori dove investire sono diversi. Il focus di Althesys riguarda:
1- Fotovoltaico: si prevede che il solare farà la parte del leone nel futuro sistema elettrico italiano, poiché il nostro Paese ha un grande potenziale. I costi sono diminuiti drasticamente negli ultimi anni, rendendo il solare una fonte molto competitiva. Ha livelli di maturità elevati, avendo già sviluppato applicazioni innovative (come l’agrivoltaico avanzato), è la più conveniente da installare, nonostante i lievi aumenti del LCOE (ovvero il costo medio per unità di elettricità generata) dovuti alla crisi della catena di approvvigionamento dell’ultimo anno.
2- Agrivoltaico: è in forte espansione in tutto il mondo, ma in Italia il quadro normativo e il processo di autorizzazione sono ancora colli di bottiglia. I costi dell’agrivoltaico a terra sono già del tutto paragonabili alle configurazioni solari convenzionali. Al contrario, i LCOE per l’agrivoltaico sopraelevato sono superiori di circa il 30% rispetto agli impianti a terra (1 MW) con inseguitori. Sono quasi 400 gli interventi previsti, con una capacità di 15,8 GW e investimenti per circa 12 miliardi di euro, superiori a quelli per il fotovoltaico. I progetti autorizzati, tuttavia, ammontano a soli 800 MW.
3- Eolico: nel 2022 gli impianti eolici sono aumentati: +636 MW rispetto ai +421 MW del 2021 (fonte GSE). Alla fine del 2022, il numero di impianti eolici installati in Italia è di 5.946, per una capacità totale di circa 11,9 GW. Considerando la nuova capacità eolica non ancora entrata in funzione (circa 1,2 GW), la crescita è coerente con lo scenario ipotizzato nel PNIEC, che prevede il raggiungimento di circa 18,4 GW al 2030.
4- Storage: il mercato italiano degli accumuli è in rapida crescita, con una capacità totale di 2,3 GW e una massima di 3,9 GWh. La tecnologia BESS (acronimo diBattery energy storage systems) più diffusa in Italia è quella agli ioni di litio, che copre il 99% del mercato. La stragrande maggioranza (92%) dei BESS in Italia ha dimensioni inferiori a 20 kWh.
5- Reti: gli obiettivi chiave del nuovo piano della società di rete Terna sono l’incremento della capacità di scambio tra le aree di mercato e il potenziamento delle sinergie infrastrutturali con i collegamenti strategici già previsti, come il Passante Tirrenico e il Passante Adriatico. Un altro obiettivo è quello di migliorare la resilienza della rete.
6- Biometano: alla fine del 2022, in Italia erano in funzione 45 impianti di biometano, 12 dei quali alimentati esclusivamente da FORSU (Rifiuti organici alimentari e rifiuti urbani differenziati). La capacità totale ha raggiunto i 22.500 metri cubi all'ora (Smc/h). Altri 10 impianti utilizzano la FORSU e altre materie prime avanzate (4.700 Smc/h). Sempre nel 2022, altri 130 impianti di biometano sono stati qualificati per l’approvazione del progetto, ma non sono ancora in funzione.
7- Idrogeno verde: La transizione energetica sta accelerando e, dopo il Green Deal europeo e il RePowerEU, l’idrogeno sta attirando l’attenzione sia degli investitori che dei legislatori nazionali ed europei. In Italia il sostegno pubblico è significativo e viene fornito attraverso diversi canali. C’è un crescente interesse per l’idrogeno da parte di attori di varie dimensioni e settori. L’Italia sembra pronta ad avviare una catena del valore nazionale, ma è ancora in una fase embrionale, che mostra tuttavia notevoli opportunità.
Le caratteristiche dell’investimento
In particolare, investire in energia oggi significa:
1-Puntare su emittenti di qualità;
2-Puntare su società caratterizzati da elevata liquidità: nei prossimi 3-5 anni è attesa una forte generazione di cassa
3-Puntare su un settore altamente investito
4-Permette di diversificare