A soli 45 giorni di distanza dall’insediamento a Downing Street, per Liz Truss è già tempo di fare le valigie. Rea di una manovra economica quantomeno dubbia che ha creato tensioni sui mercati finanziari e dunque defenestrata dagli stessi conservatori, il primo ministro inglese ha dato giovedì le proprie dimissioni. Sebbene fossero attese, secondo gli analisti quello che sta succedendo in questi giorni avrà comunque un impatto sulla situazione finanziaria del Regno Unito.
I nomi in pole
Il maxi piano per il caro bollette e gli ingenti tagli alle tasse senza coperture sono costati cari a Lizz Truss. Sebbene l’opposizione laburista stia chiedendo elezioni generali immediate, sostenendo che i conservatori non hanno più il mandato di guidare il Paese, secondo Richard Flax Chief Investment Officer di Moneyfarm, un nuovo premier dovrebbe entrare in carica entro una settimana. I nomi in lizza al momento sono Rishi Sunak, ex ministro delle finanze e Jeremy Hunt, l’attuale Cancelliere dello Scacchiere. Ma negli ultimi giorni si sta facendo sempre più intense le voci di chi prevede un ritorno di Boris Jhonson alla guida del paese. Quale sia il nuovo primo ministro, l’importante è che duri più di quanto è durata Lizz Struss, a capo del governo più breve della storia inglese. Per il partito conservatore è questione di recuperare la fiducia persa, in vista delle elezioni del 2024.
Tassi ancora più lenti a scendere
“Due anni sono un tempo piuttosto lungo in politica. Potrebbero non bastare per consentire ai conservatori di vincere le prossime elezioni, ma una soluzione temporanea potrebbe impedire il “bagno di sangue” elettorale a cui il partito sembra destinato. Tuttavia, non è chiaro se due anni sarebbero sufficienti per il Regno Unito per scrollarsi di dosso la sfiducia dei mercati finanziari” scrive Flax che su quanto accaduto spiega “Sebbene le dimissioni fossero attese, avranno comunque un impatto sulla situazione finanziaria del Paese. Pensiamo che ci vorrà un po’ più di tempo prima che i tassi nel Regno Unito scendano e ciò si rivelerà doloroso per coloro che hanno bisogno di accedere ai mutui o che si trovano a far fronte all’aumento dei tassi.
Cosa sta succedendo sui mercati?
Come ha evidenziato Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, in una nota, la sterlina sta guadagnando terreno sia contro dollaro che contro l’euro. Anche i prezzi dei GILTS sono tornati a salire (in discesa i rendimenti), un vero e proprio sospiro di sollievo per gli investitori inglesi traumatizzati dalle politiche senza senso del duo Truss/Kwarteng. “Ma le nubi sono ancora all’orizzonte e la nostra view è che i guadagni di sterlina e GILTS possano essere solamente temporanei” spiega Diodovich. Lato azionario, non tutto il male vien per nuocere. Le opportunità si possono trovare anche sui mercati volatili. “Gli asset del Regno Unito sembrano relativamente economici rispetto ad altre geografie e potrebbero rappresentare un’opportunità nei prossimi mesi” conclude Flax.