Via al decreto lavoro e imprese: tutto ciò che devi sapere

Dopo le anticipazioni del premier Draghi, la sospensione del programma cashback (e, con esso, del superpremio da 1.500 euro) ottiene la green light del Consiglio dei ministri. Ma non è l’unica novità prevista dal nuovo decreto-legge ribattezzato “lavoro e imprese” e approvato dall’esecutivo nella giornata del 30 giugno. Che ha introdotto misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle aziende.

Per incentivare innanzitutto i pagamenti elettronici e contrastare l’evasione fiscale, il provvedimento punta sull’impiego di pos collegati ai registratori di cassa. Prevedendo in tal senso crediti d’imposta per l’acquisto, il noleggio e l’uso dei dispositivi, oltre all’azzeramento delle commissioni sulle transazioni per chi ne usufruisce. Parallelamente, si dispone il rinvio al 31 agosto dei termini di notifica delle cartelle esattoriali e degli avvisi esecutivi previsti dalla legge “relativi alle entrate tributarie e non, sospesi dall’articolo 68, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18” e il differimento al 31 luglio del termine “entro il quale i Comuni devono approvare le tariffe e i regolamenti della Tari”, scrive il Cdm in una nota ufficiale. Senza dimenticare più di un miliardo di euro di risorse messe sul piatto per alleggerire l’incremento delle tariffe elettriche definito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) in risposta al boom dei prezzi delle materie prime.

Quanto al capitolo lavoro, il testo introduce la proroga al 31 ottobre del divieto di licenziamento nei settori della moda e del tessile allargato. Per gli altri comparti, invece, dove tale divieto appare superato a partire dal 1° luglio, il decreto stabilisce che le imprese che “non possano più fruire della Cassa integrazione guadagni straordinaria, possano farlo in deroga per 13 settimane fino al 31 dicembre 2021 senza contributo addizionale e, qualora se ne avvalgono, con conseguente divieto di licenziare”, si legge nella nota. Da segnalare anche il rifinanziamento della “Nuova Sabatini” per 300 milioni di euro per il 2021, volta a sostenere gli investimenti produttivi delle pmi per l’acquisto di beni strumentali. Un parterre di risorse cui si affiancano ulteriori 300 milioni ai sensi del disegno di legge di assestamento di bilancio per il 2021 approvato nella stessa seduta dal Consiglio, per un totale di 600 milioni di euro.

Confindustria: “Pil italiano in deciso recupero”

Intanto, nei dati dell’ultima Congiuntura flash del Centro studi Confindustria, il pil italiano continua a correre. Anche più delle attese. Si parla di un recupero già nel secondo trimestre dell’anno, spinto dall’accelerazione della campagna vaccinale che a sua volta ha determinato una ripartenza dei servizi circa 1-2 mesi prima rispetto alle attese (senza dimenticare anche il consolidamento in corso dell’attività industriale). Positivi i dati sulla fiducia a giugno, sia lato imprese che famiglie, che superano i livelli pre-crisi. Gli indici pmi mostrano poi un’accelerazione del manifatturiero (62,3 a maggio) e delle costruzioni (58,3), ma anche dei servizi che balzano a 53,1 raggiungendo un nuovo massimo da marzo 2019. Chiude il cerchio l’export, in crescita ad aprile del +2,8% su febbraio. Sorprendono in tal senso i settori più colpiti dalla crisi pandemica, quali abbigliamento, mobili e mezzi di trasporto.